Martino Borghese inizierà il nuovo anno come ex di turno. Il difensore del Varese, infatti, sabato incontrerà lo Spezia, sua ex squadra in cui ha passato la prima metà di stagione dello scorso anno. Arrivato a Varese l’estate scorsa, il centrale svizzero classe 1987 ha collezionato 15 presenze e ha anche realizzato due gol.
Qual è il tuo bilancio complessivo sul girone d’andata?
“E’ positivo nonostante le difficoltà di alcuni momenti. In qualche occasione abbiamo faticato, ma non ci siamo mai arresi. La classifica sarebbe buona, ma dobbiamo fare i conti con la penalizzazione. Questo non ci sconforta, anzi ci sprona. Sappiamo di dover fare più degli altri. Alcuni punti li abbiamo lasciati per strada perché siamo stati poco furbi, ma è normale visto che siamo una squadra giovane. I ragazzi possono crescere solo con l’esperienza diretta sul campo. Dal punto di vista personale ho iniziato con qualche problema fisico. I dolori alla caviglia hanno condizionato la preparazione estiva e vista la mia stazza ci ho messo un po’ a tornare in forma, ma poi sono riuscito a dare il mio contributo”.
Il Varese ricomincia da La Spezia, una piazza che tu conosci. Qual è l’insidia maggiore?
“Lo Spezia ha grandi nomi e sta disputando un ottimo campionato. Ha giocatori di qualità, un ambiente caldo, un tifo focoso, ma a noi di tutto questo non interessa. Il mister sta preparando questa gara come tutte le altre. Vogliamo fare la nostra partita, giocare alla pari. Il potenziale tecnico degli avversari non ci spaventa. Spero che arrivino tanti tifosi a sostenerci. Vogliamo iniziare bene”.
In trasferta il Varese non ha mai vinto…
“Questo è il nostro punto debole e l’obiettivo è di migliorare il rendimento esterno continuando a fare bene in casa. Vogliamo essere una mina vagante. Gli avversari ci devono temere”.
Giocare con il calciomercato in corso può influenzare o quantomeno distrarre dal campo?
“E’ così da anni e oramai ci siamo abituati, fa parte del nostro lavoro, senza dubbio però questo è un periodo particolare. Alcune voci possono anche destabilizzare ambiente e giocatori. Questo a Varese non succede, il mister ha dato una grossa mano facendoci capire che quello che scrivono i giornali non ci deve interessare. Noi pensiamo solo alla maglia e al campo. Se si pensa a se stessi non si fa mai il bene della squadra e questa non è la nostra filosofia”.

Elisa Cascioli