Questa mattina, presso la sala conferenze Giancarlo Gualco del PalaWhirlpool, la Pallacanestro Varese ha lanciato un nuovo e innovativo progetto che interessa il settore giovanile e, più precisamente, l’Under 18. Si tratta di una proposta di coaching della durata di una stagione che permetterà ai ragazzi di crescere dal punto di vista sportivo ma anche da quello personale. Responsabile di questo percorso è Domenico Giordano, docente della Scuola Italiana di Life & Corporate Coaching.

A spiegare le motivazioni che stanno alla base di questa iniziativa, per ora unica in Italia a livello giovanile, è Massimo Ferraiuolo, Team Manager della prima squadra e Coordinatore del Settore Giovanile e del Minibasket: “Desideriamo che il nostro settore giovanile faccia un significativo salto di qualità e che, come è successo in passato, torni a formare giocatori importanti per il nostro club e non solo. Grazie al supporto di aziende come Teva Italia, stiamo cercando di avere sempre più risorse per attuare le nostre numerose idee come, ad esempio, quella del mental coaching che stiamo esponendo in quest’occasione. Abbiamo il sogno di creare una scuola all’interno del nostro settore giovanile che possa dare ai giovani un imprinting a livello tecnico ma anche educativo; e questo progetto di mental coaching si sposa ad hoc con le nostre intenzioni e sarà senza dubbio un valore aggiunto”.

Ad entrare nei dettagli è Domenico Giordano, il curatore: “Ci siamo incontrati circa due anni fa e allora abbiamo cominciato a pensare ad un piano utile ai nostri giovani. Durante i miei anni di esperienza nel settore, ho visto che nel mondo sportivo ci sono tante aspettative sui ragazzi che arrivano da varie direzioni: da loro stessi, dai genitori, dagli allenatori, dagli amici e da molte altre figure. In alcune circostanze il ragazzo diventa un atleta, altre volte, invece, per svariati motivi, non riesce a diventare professionista. Noi vogliamo dare a tutti loro, quando ancora sono all’interno del settore giovanile, l’opportunità di crescere a livello sportivo ma anche umano. Il nostro scopo è che tutti, anche a quelli che non finiranno del fare del basket il loro lavoro, possano comunque costruirsi un progetto di vita e avere un metodo“.
Concretamente il progetto cosa comporta? “Ci sarà una forte alleanza tra gli allenatori e noi del team di Life & Corporate Coaching e coinvolgeremo anche i genitori confrontandoci con loro in ottica sportiva e di vita personale di ogni ragazzo. Abbiamo scelto di puntare sulla squadra Under 18 che partecipa al campionato di serie C Silver perché si tratta di un gruppo formato da giovani dai 16 ai 18 anni, un’età critica e meravigliosa allo stesso tempo e in cui si ha bisogno di avere un sostegno”.

Bruno Bianchi, responsabile del settore giovanile biancorosso, aggiunge: “Confermo che c’è grande volontà da parte del club di investire nei giovani di Varese e della nostra provincia e su questo Massimo Ferraiuolo ci sta dando una grandissima mano. Dopo tanti anni, in questa stagione parteciperemo a tutti i campionati di eccellenza: per la prima volta, i ragazzi di 18 e 19 anni potranno giocare un campionato difficile come quello di C2 e confrontarsi con un certo tipo di basket. Scendendo di categoria, abbiamo l’Under 16 e l’Under 15 di eccellenza e poi c’è l’Under 13 a cui prendiamo parte con due squadre, una d’elite e una regionale. Oltre a questi 100 ragazzi circa del settore giovanile, ci sono tantissimi bambini del minibasket, settore che è sempre stato fiore all’occhiello di Varese. Ora abbiamo la possibilità di aumentare il numero degli iscritti perchè, oltre al palazzetto, ci appoggiamo anche alla palestra di Maria Ausiliatrice. Inoltre, stiamo cercando di concludere un accordo con l’Università dell’Insubria per usufruire anche della palestra di Bizzozero. Infine, abbiamo creato un’altra palestra al PalaWhirlpool in cui, con un preparatore atletico a nostra disposizione, i ragazzi potranno potenziare il loro fisico. E non è finita qui…”.
In programmazione, infatti, c’è anche l’idea di comprare un pullmino con cui andare a prendere a casa e a riportare gli atleti e un progetto di autofinanziamento grazie ad un sistema di crowdfunding a cui chiunque può partecipare dal 5 novembre. Lo scopo è uno solo: cercare i Ferraiuolo, i Meneghin e i Paolo Conti del futuro.

Laura Paganini