Dalla Florida a Varese, passando per New York. Non è una hit estiva, ma la cronaca stringata degli ultimi giorni di Derwin Kitchen, sbarcato in mattinata a Malpensa e già a disposizione di Moretti per l’allenamento di oggi pomeriggio. Ad attenderlo, test medici precisi per verificare la sua tenuta fisica. Le sue condizioni sono un vero e proprio mistero: nel dicembre 2014 aveva riportato una frattura da stress al piede sinistro, dalla quale non ha mai recuperato appieno. La sua ex squadra – l’Hapoel Gerusalemme – quest’estate non è stata convinta della sua integrità fisica e da qui è iniziato il contenzioso che ha portato alla rescissione del contratto. Certo è che se finora un giocatore come Kitchen è rimasto sul mercato, aleggia più che un legittimo dubbio. L’americano si è allenato da solo a casa sua, ma stare con una squadra è un’altra cosa. L’Openjobmetis non vuole rischiare: rimangono solo due tesseramenti ed un visto a disposizione, e non si può sprecare nulla, considerato che la stagione è appena iniziata.

L’unico modo per vederlo in campo già domenica contro Pesaro è che convinca già oggi staff e Moretti, perché il tesseramento va perfezionato entro le 11 di domani mattina. Altrimenti, nisba. E da qui si aprono altre due strade: o Kitchen viene bocciato, e qui verrebbe subito rispedito a casa, oppure gli verrà data un’altra settimana. Questa strada è la più probabile: con solo un visto a disposizione, la società preferisce prendersi il suo tempo piuttosto che mandare tutto all’aria con un’operazione avventata. Ragion per cui con ogni probabilità Kitchen sarà in campo – se verrà giudicato idoneo – non prima del 26 ottobre contro Sassari. Intanto, Wayns martedì è stato operato, e dal suo profilo Twitter rassicura tutti sulle sue condizioni. Sabato è atteso dallo staff biancorosso per cominciare il programma di recupero che lo riporterà sul parquet fra una quarantina di giorni.

lu.mastro.