Rino Mercante! Chi era costui? La domanda è (ovviamente) oziosa e nasconde in sè, oltre alla risposta (per inciso, un mecenate bassanese cui si deve il velodromo cittadino), anche il timore per le insidie che sabato la Pro Patria troverà nell’impianto a lui intitolato.  Facile pensare che Pala gradisse un esordio più soft ma, si sa, quando in classifica sei ultimo a zero punti, tutti gli avversari ti sono (teoricamente) superiori. E quindi il battesimo sulla panchina tigrotta del tecnico orobico verrà celebrato sotto al Monte Grappa di fronte ad una formazione che scoppia (o quasi) di salute a dispetto dei due pareggini da cui è reduce.
Casual fuori dal campo per ragioni di sponsor (e di proprietà), il Bassano di Sottili è invece sofisticato sul rettangolo di gioco dove interpreta un 4-2-3-1 inconsueto per la categoria. L’allenatore figlinese, ex Varese Calcio, ha raccolto l’eredità di Tonino Asta con il preciso mandato di migliorarla. Tradotto: obiettivo Serie B senza tante menate. Un bersaglio che il suo predecessore (tra l’altro già sollevato dall’incarico a Lecce) era arrivato ad un passo dal centrare causa Como messosi di traverso in finale playoff. Durante l’estate la possibile smobilitazione è stata scongiurata confermando tutto il nucleo storico a partire dal faro Simone Iocolano, lusingato dalle sirene salentine ma rimasto in riva al Brenta per ritentare il grande salto alla settima stagione in giallorosso. E proprio intorno all’ipertricotico capitano (ritornato, nel frattempo, al cespuglio dopo una parentesi codinata), gravita il gioco veneto arricchito nella versione 2015/16 dall’acquisizione dell’ex biancoblu Roberto Candido. In questo primo scorcio di campionato il 22enne monzese ha trovato però spazio a singhiozzo nell’undici titolare in virtù di un piccolo infortunio e della maggiore duttilità di Misuraca nel ruolo di trequartista.       

Come giocherà il Bassano? Recuperati gli squalificati Davì e Proietti, Sottili tornerà al 4-2-3-1 di cui sopra in parte accantonato (causa assenze) nell’ultima uscita con l’Alessandria. Quindi, il ravennate Rossi tra i pali; in difesa, Toninelli a destra, l’ex Ascoli Barison e il mancino Bizzotto centrali, l’esperto Semenzato (probabilmente preferito al bassanese Stevanin) a sinistra. In mediana, il già citato tandem Davì/Proietti (entrambi espulsi con la Giana Erminio). In avanti, l’ex Pistoiese (come Sottili) Falzerano a destra, Iocolano a sinistra, con il palermitano Gianvito Misuraca (più di Candido) a sostegno di Mimmo Germinale. Una formazione tosta e con pochi punti deboli come testimoniano le quattro vittorie e i tre pareggi sin qui raccolti. Servirà insomma la migliore Pro Patria. Quella che finora non abbiamo mai visto.

Giovanni Castiglioni