Solo il cielo sa quanto questa Pro Patria non abbia bisogno di polemiche. Ma quando ne monta una rusticana, siamo costretti, nostro malgrado, a cavalcarla. Il caso di specie riguarda l’affondo del Presidente Nitti che ha accusato l’ex allenatore tigrotto Marcello Montanari, in buona sostanza, di eccessiva venalità.
La replica del tecnico elbano arriva a stretto giro di telefonata: “Non voglio aprire un caso. Solo dare la mia versione dei fatti”. Siamo qui apposta, prego! “Il 5 ottobre mi ha contattato Fulvio Collovati per sondare la mia disponibilità ad allenare la Pro Patria. Ho stoppato subito la cosa perché il 19 devo sostenere un intervento all’anca programmato da tempo. Sapendo di non poter essere utile in fase di convalescenza, ho declinato la possibile proposta. La possibilità che io tornassi sulla panchina biancoblu si è chiusa lì. Non avessi avuto scrupoli, avrei accettato”.
D’accordo, ma questa è solo una parte della questione: “Quanto alla lettera del mio avvocato per richiedere il premio salvezza pattuito, nessun tono minaccioso. Semplicemente ritengo che la riammissione in Lega Pro del club sia passata anche attraverso il mio lavoro e quello della squadra nella seconda parte di stagione. Durante la telefonata con Collovati avevo già anticipato l’intenzione di avanzare questa richiesta. E poi è una faccenda tra privati e tra professionisti. E tale avrebbe dovuto rimanere”.
Insomma, la polemica corre sul filo. Sarà finita qui? Secondo Montanari dovrebbe essere così: “Ho sentito in giornata Nitti. Mi pare che le posizioni siano distanti”. Probabilmente no, non è finita qui.

Giovanni Castiglioni