“Mi aspettavo una Sestese chiusa, conosco bene il tecnico Ranoia che è stato mio vice a Borgomanero – dice il tecnico del Varese a fine partita dopo la vittoria per 4-2 -. Sono soddisfatto anche del primo tempo, ma voglio vedere più cattiveria nei contrasti e nel leggere qualche situazione. Talvolta ci è mancata la concentrazione che una squadra che vuol vincere deve sempre avere. Nel secondo tempo siamo partiti forte e siamo andati bene – prosegue Melosi – . Alla fine abbiamo preso un gol stupido per una giocata sbagliata, ma non fa nulla. Meglio prendere gol che non contano”.
MELOSIIl Varese ha interpretato bene la gara: “La squadra è stata intellingente tatticamente -commenta-. Ho cambiato tre moduli e si è sempre ben adattata. Sono partito col 4-3-1-2, poi siamo passati 4-4-2 e infine al 4-3-3. Non facciamo moduli a caso, li proviamo in settimana. Gli avversari erano stretti e volevo cercare di allargarli. A sinistra abbiamo sfondato. Con l’entrata di Becchio abbiamo creato un sacco di palle gol”.
Marrazzo è sceso in campo nonostante gli acciacchi: “Marrazzo non stava benissimo, ho parlato con lui e anche al momento del cambio ha detto che stava bene. Ma l’ho tolto lo stesso per preservarlo. Lo devo gestire. E’ uscito col muso, ma poi ha capito. Devo pensare al suo bene e a quello della squadra e alla fine anche lui mi ha detto che è stato giusto toglierlo”.
Oggi si è messo in mostra Giovio e non solo per il gran gol che ha deliziato il pubblico. “E’ stato il migliore in campo – commenta Melosi -. Ha lottato, fatto assist. E se l’arbitro fosse stato più bravo magari faceva anche doppietta; ha avuto fretta nel darci il rigore. Sono contento per lui è un ragazzo che sta facendo benissimo. Crediamo molto in lui”.
Decisiva è stata la doppietta di Cavalcante: “Le parole si sprecano per tutta la squadra – aggiunge il mister -. Ha grande importanza anche chi non gioca. Purtroppo devo fare delle scelte e ho anche i vincoli di età. Son pagato per questo me ne assumo la responsabilità. Chi entra fa sempre bene, star fuori si deve tradurre in rabbia positiva. Finora è stato così”.

RANOIALa Sestese è uscita a testa alta nonostante il poker di reti subite. E’ l’unica squadra che finora è riuscita a bucare la difesa biancorossa. “Una piccola soddisfazione di oggi – commenta l’allenatore Ranoia –. La differenza tra noi e il Varese è notevole. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi. Venire a difenderci non è una cosa che mi piace, ma era inevitabile perché a squadre così forti non puoi lasciare troppo spazio. Avrei voluto un po’ più grinta e carattere”. La squadra ha comunque avuto le sue occasioni: “In velocità sono bravi – prosegue -. Serve autostima e voglia di giocare a calcio. Bisogna provare a giocare senza paura. perdiamo troppi palloni e spesso siamo sbilanciati. La salvezza e la crescita dei giovani sono i nostri obiettivi. Abbiamo perso giocatori di carisma e tecnicamente validi, dobbiamo arrabbattarci un po’. Fino a dicembre saremo questi. tirarci su le maniche”.
Sugli episodi della partita dice: “Dopo il gol di Giovio abbiamo avuto un blackout di dieci minuti. All’inizio c’era un rigore evidente per noi per il fallo di Luoni e poteva starci anche il rosso. Magari avremmo perso lo stesso e sarebbe finita 5-1, però intanto l’arbitro è stato condizionato”.
Come è stato ritrovare Melosi? “E’ stato un piacere rivedere tutti. Anche Viscomi, Piccinotti, Gheller col quale ho giocato a Monza. Sono contento per il mister, lo stimo molto come persona. Non deluderà le aspettative, lui è uno che trascina il pubblico”.

CAVALCANTECavalcante è soddisfatto della sua prova e del cammino inarrestabile della squadra: “Siamo partiti bene e siamo stati puniti su un’unica occasione nel primo tempo. Ci capita di partire tirati, magari perché sentiamo un po’ di pressione. Il pubblico dovremmo sentirlo dalla nostra parte invece che subirlo”.
La difesa è stata bucata per la prima volta: “Era bello mantenere porta inviolata. Sul primo gol forse c’è anche l’errore dell’arbitro. Poi l’errore è stato io perché sul secondo palo dovevo andarci io. Sul secondo non eravamo stanchi, ma siamo stati superficiali”.
A essere decisivi sono stati i suoi due gol: “Sono felice. Uno lo dedico a mio padre Vincenzo che mi segue sempre, uno alla mia fidanza Marta. Spero di farne tanti altri da dedicare a tutte le altre persone”.

 

Elisa Cascioli

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