Un sogno realizzato a metà; spezzato sul più bello. Mister Ernestino Ramella era voglioso di iniziare la stagione alla guida della squadra della sua città, per la quale ha giocato, ma che finora non aveva mai allenato se non a livello giovanile. Il suo entusiasmo però si è smorzato pian piano sino a spegnersi definitivamente alle 11 di oggi quando il Varese ha ufficializzato la non iscrizione alla Lega Pro.

“Ogni giorno che passava pensavo che purtroppo la società non sarebbe riuscita ad iscrivere la squadra. Sono molto amareggiato e dispiaciuto. Ci hanno provato sino alla fine senza mollare, ma purtroppo non sono riusciti a centrare il primo obiettivo. Nel calcio ci sta, non è la prima volte che succede, ma quando accade al Varese fa sempre male”.  L’ultimo fallimento risale al 2004, gestione Turri. “A Varese è successo troppe volte ed è un dato preoccupante – aggiunge Ramella -. Spero che ci sia qualcuno pronto a far nascere qualcosa di nuovo. Non so chi e non voglio saperlo, per il bene del Varese mi auguro che le cose siano messe in chiaro prima possibile”.

Ramella sarebbe pronto a far parte del nuovo progetto: “Allenare la squadra della propria città è il sogno di tutti e mi piacerebbe restare indipendentemente dalla categoria, D o Eccellenza che sia. Costruire la squadra sarà molto più difficile. Io resto a disposizione e il mio telefono è acceso in attesa della chiamata”.

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Elisa Cascioli