Se l’obiettivo è fare meglio del brutale 0-5 con la FeralpiSalò, l’impresa è certamente alla portata. Se invece in testa c’è l’idea meravigliosa di cominciare a mettere i primi punti in classifica, beh, allora l’affare inevitabilmente si ingrossa. Lontano dai paradossi, la Pro Patria che affronta domani il Pavia nel recupero della prima giornata (Stadio “Fortunati”, ore 20.30) più che un cantiere aperto è ancora un progetto su carta tecnica. Una realtà che al termine dell’allenamento (svolto sotto gli occhi di Fulvio Collovati), Alessandro Oliva non usa come alibi ma neppure prova ad occultare: “Siamo insieme da sei giorni. Ieri abbiamo fatto scarico ed oggi dobbiamo già preparare la prossima gara. Affrontiamo squadre che si stanno preparando da due mesi. Non possiamo fare miracoli. Sia chiaro però, non partiamo battuti“. Concetto minimalista che, pur non facendo una grinza, mette decisamente in salita la vigilia biancoblu.
E siccome la fortuna è cieca ma il suo opposto ha le diottrie di un’aquila, oltre alle contingenze bisogna fare i conti con un’infermeria frequentata al di là dell’auspicabile. Mirko Bigazzi farà giovedì una risonanza per verificare le condizioni del ginocchio destro. La speranza è che si tratti di distorsione al collaterale (una ventina di giorni di stop) e non al crociato (stagione compromessa). Visto che l’anno passato con la Torres (sempre all’esordio e sempre allo “Speroni”) si fracassò il crociato mancino, l’unica consolazione è che le ginocchia siano finite. Facezie a parte, anche Gian Marco Cavalieri non si è allenato (caviglia sinistra ammaccata). Per lex Reggiana comunque possibile il recupero in vista del match di sabato a Bergamo con l’AlbinoLeffe.
Dove (chissà) potrebbe esordire Christian Spampatti. L’attaccante attualmente svincolato ha svolto tutta la seduta con il gruppo e, in caso di intesa economica con la società, affiancherebbe Montini nell’attacco tigrotto. Per il portiere Nicolas Bremec, invece, ci sarà ancora da aspettare: oggi niente allenamento e accordo (pare) non così vicino. Per Emanuele Marra ancora problemi sul tesseramento. Una vicenda quella dell’ex Novara che forse ha qualche risvolto sconosciuto.

Salvo sorprese, i convocati saranno allora gli stessi 20 di sabato scorso con il rientrante Taino e De Vincenzi al posto degli infortunati Bigazzi e Cavalieri. Gli ultimi dubbi verranno sciolti domani mattina al termine della breve rifinitura che precederà la partenza per Pavia. E la formazione? Domanda che rimbalzeremmo volentieri ma che esige una risposta. Quindi, a naso, 4-4-2 con La Gorga in porta, in difesa Jidayi a destra, il Barba Taino a sinistra con centrali Pisani e Marchiori (ma è stato provato anche Manti), Regno, Degeri, Sampietro e Margaglio sulla mediana, Filomeno e Montini in attacco. Ma siamo all’azzardo pieno. Lo stesso necessario per fermare uno come Alessandro Cesarini (3 reti in 4 gare contro i biancoblu), riconosciuto da Oliva come pericolo pubblico numero uno dei pavesi.
Insomma, “È un mondo difficile… È vita intensa. Felicità a momenti, e futuro incerto”. Alla Pro Patria più che altrove.

Giovanni Castiglioni