L’ex giocatore del Varese Marco Cavicchia è stato, e lo è ancora, l’allenatore protagonista del girone A di Eccellenza alla guida della sua Bustese che ha festeggiato Pasqua raggiungendo la Serie D con tre giornate d’anticipo (+10 sulla Varesina attualmente al secondo posto). Dopo aver esultato sul campo della Vergiatese la squadra non vede l’ora di far festa in casa, a Busto Garoldo domenica arriva la Sestese. “Adesso abbiamo già un altro obiettivo – annuncia il tecnico granata -, chiudere la stagione imbattuti. Penso sia riuscito a pochissime squadre e noi ci speriamo. Vogliamo arrivare sino in fondo e anche in queste ultime partite faremo di tutto per fare bene. Dobbiamo affrontare due sfide che ritengo impegnative contro Sestese e SolbiaSommese, squadre che all’andata non siamo riusciti a battere”.
Cavicchia non riesce a contenere la gioia: “Dire che sono soddisfatto o contento è dire poco. Abbiamo fatto una cavalcata incredibile. Dalla quarta giornata, in campo del Verbano, abbiamo raggiunto la vetta della classifica e non l’abbiamo più lasciata. E’ stata una camminata travolgente e sono orgoglioso di aver compiuto questa impresa storica per la società, un’impresa che non ci aspettavamo”.
Vergiatese-BustesePartire tra i favoriti e confermarsi senza mai avere cali non è da tutti. Qualche squadra si è persa per strada. Qual è stato il vostro segreto?
“Sembrerò banale – la risposta del mister -, ma dico il gruppo. Il nostro segreto è stato saper gestire 21 buoni giocatori e non è un compito facile. Ognuno di loro ha capito che era indispensabile sia per il campionato che per la Coppa Italia. Nelle quattro giornate del girone di ritorno in cui abbiamo fatto 4 punti (4 pareggi) ho capito che sarmo arrivati fino in fondo. Mentre qualcuno parlava di crisi, noi, con 12 giocatori a disposizione e il resto indisponibile per i tanti infortuni, abbiamo capito che ce l’avremmo fatta”.
Un pronostico sui playoff?
“Direi che la Varesina è una buonissima squadra e il Legnano sta disputando un girone di ritorno alla grande, ottenendo risultati inaspettati vista l’andata. Affrontare i lilla non è facile per nessuno, specialmente in casa loro con qul pubblico caldissimo. Dico che la finale playoff potrebbe essere tra queste due squadre”.
Non solo campionato. Dopo aver vinto la Coppa Italia d’Eccellenza contro le squadre lombarde, battendo in finale la Varesina, la Bustese si appresta ad affrontare la finalissima del 22 aprile a Firenze…
“Ho sempre detto che la Coppa era un di più rispetto al campionato, ma arrivati fin qui ce la giocheremo a tutti i costi”.
Pensi già alla Serie D?
“Assolutamente no. Ci godiamo il momento e poi sarà la società a fare le sue scelte. Dovremmo parlare, vedere e capire i progetti futuri. Io naturalmente do tutta la mia disponibilità”.
Capitolo Varese. Da ex biancorosso come commenti la situazione di squadra e società?
“Dico che mi dispiace molto. Le retrocessioni fanno parte del calcio e ci possono stare, ma questa purtroppo non è solo frutto del campo. C’è stata una penalizzazione, problemi societari, e in questo modo per i giocatori non è mai facile. Spero per il Varese e per la città che la squadra riesca almeno a disputare la Lega Pro, altrimenti sarebbe un grave peccato. E’ già successo in passato. Io sono arrivato l’anno dopo l’autoretrocessione e sono andato via l’anno prima che fallisse. Se ogni tot di anni si sparisce e si ricomincia tutto da capo è chiaro che c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe. Mi dispiace molto perché sono legato alla città e ai tifosi. Quando vado al ‘Franco Ossola’ non riesco nemmeno a vedere la partita perché passo il tempo in mezzo alla gente che conosco e che si ricorda di me. E’ una bella dimostrazione d’affetto. Il Varese è questo, sarebbe bello non perderlo…. di nuovo”.

Elisa Cascioli