Se in casa Pallacanestro Varese non si attende altro che il via ufficiale della stagione (fissato per mercoledì con il primo allenamento della banda di Moretti), lo stesso si può dire per “Varese nel cuore”, il consorzio nato con lo scopo di salvare e tenere in vita il club biancorosso. La curiosità tipica di ogni tifoso di vedere all’opera la nuova Openjobmetis è condivisa anche da Alberto Castelli che, a poco meno di un anno dall’inizio del suo mandato, ha tracciato un bilancio di ciò che è stato fatto fino ad ora e di ciò che riserva il futuro, sportivo e non.

«Il nostro primo anno è stato senza ombra di dubbio interessante -ci ha raccontato il presidente del consorzio-. A giudicare per noi sono i fatti: siamo riusciti a raggiungere quegli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio della nostra avventura, riuscendo a dare un appoggio reale, e non di facciata, alla Pallacanestro Varese non solo dal punto di vista economico. Abbiamo lavorato in maniera coesa supportando, nell’ovvio rispetto dei ruoli, tutte le scelte fatte in ambito sportivo, creando maggior solidità in un rapporto che ha fornito dei dati estremamente apprezzabili come, ad esempio, l’aumento di budget per la costruzione della squadra».

Notizia di qualche settimana fa è l’ingresso nel Consorzio di quattro nuove aziende
«E non ci vogliamo fermare. Posso affermare che entro la fine dell’anno riusciremo ad allargarlo con altre tre o quattro new entry. Il fatto che “Varese nel Cuore” sia in continua espansione dal punto di vista numerico, sta ad indicare la bontà del nostro lavoro e dei nostri progetti, fondati sulla passione per un aspetto importante della nostra città come la Pallacanestro Varese. Dove arriveremo non lo so, ma in tutte le riunioni fatte quest’anno ho sempre percepito condivisione, partecipazione, ardore e la volontà di fare qualcosa di concreto sotto numerosi aspetti. Tutte caratteristiche che mi fanno affrontare il futuro in maniera serena. Quello del Consorzio, progetto nato non per merito mio, è una via che stanno provando a percorrere tante altre squadre di pallacanestro (Trento, Pistoia, ndr). Questo è il futuro e potrebbe essere valido in generale per tutti gli sport».

Dal punto di vista sportivo, invece, mercoledì si riparte.
«Finalmente aggiungerei! Sono totalmente soddisfatto della squadra che è stata costruita: c’è una grande componente italiana amalgamata bene ad un’altra straniera composta da giocatori che sembrano aver il giusto livello di entusiasmo per affrontare un campionato difficile come quello italiano. Il merito, però, non è nostro, semmai di chi ha lavorato in maniera significativa all’interno della società per riuscire a raggiungere questo roster che dà l’idea di essere equilibrato e completo. Ci divertiremo, ne sono certo. Una menzione speciale, però, va fatta ai nostri tifosi che in campagna abbonamenti hanno risposto, come sempre del resto, con immensa passione. Sono loro il vero patrimonio».

Passione che porteranno non solo in Italia, ma anche in Europa.
«In un anno così importante come il 70°, direi che non ci poteva essere miglior modo per celebrare la nostra storia. Non sarà l’Eurolega, ma si tratta comunque di una vetrina internazionale estremamente interessante che è stata voluta da tutti all’unanimità. Sono ansioso di vivere questa opportunità».

Marco Gandini