Non è servita a niente calciopoli, non è bastato il “Dirty soccer” scoppiato nei mesi scorsi, che coinvolto fino al collo giocatori e dirigenti della Pro Patria, non faranno da lezione “I treni del gol”. Le partite truccate (anche solo e soltanto nelle intenzioni) non cesseranno di esistere dopo l’ennesima inchiesta in ordine di tempo, è l’amara verità. L’ultimo scandalo inchioda il Catania e, tra i vari personaggi, trascina con sé anche due giovani giocatori biancorossi, Barberis e Fiamozzi, e dunque anche il Varese per responsabilità oggettiva. La dirigenza di via Manin, rappresentata da Giuseppe D’Aniello, proprio per evitare qualsiasi forma di responsabilità, si autodenunciò in via preventiva, ovvero prima che la gara si disputasse, in seguito al blocco delle scommesse (la vittoria del Catania era data praticamente certa in base al flusso delle puntate). La società mise in guardia i giocatori e al termine della partita vennero interrogati i capitani delle due squadre.
Oltre a Varese-Catania (0-3) del 2 aprile scorso, le partite dell’ultimo campionato di Serie B finite sotto accusa sono: Catania-Trapani (4-1) dell’11 aprile, Latina-Catania (1-2) del 19 aprile, Catania-Ternana (2-0) del 24 aprile e Catania-Livorno (1-1) del 2 maggio.

Ieri ci sono stati i primi interrogatori: Pulvirenti ha ammesso di aver sborsato 500mila euro per truccare 5 partite (100mila a gara) e di aver avviato contatti con intermediari al fine di condizionare alcuni incontri, ma che poi “tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere sia il direttore sportivo Daniele Delli Carri, sia l’agente di scommesse sportive Giovanni Impellizzeri. Nei prossimi giorni verranno sentiti anche i giocatori indagati, compresi Barberis e Fiamozzi del Varese.

Le conseguenze le conosceremo più avanti, ma i tempi saranno brevi. I giocatori coinvolti rischiano una lunga squalifica, le società punti di penalizzazione in base alla gravità dei fatti e il Catania la retrocessione diretta. Resta da capire se sarà posizionato all’ultimo posto in seguito ad una pesante penalizzazione o se sarà estromesso direttamente dal campionato. Questo aspetto è importante per capire se avverrà una riammissione al campionato di Serie B (della Virtus Entella che è retrocessa tramite playout?) oppure un ripescaggio con i criteri che sono già stati stabiliti.  Un ripescaggio ci sarà sicuramente per sostituire il Parma, retrocesso dalla A e fallito.

Senza dubbio la classifica sarà riscritta e ciò cambiera anche la lista delle partecipanti di Lega Pro e Serie D con un possibile slittamento dei campionati. Tutto questo si va a sommare alle pesanti difficoltà economiche di alcuni club che sono a rischio iscrizione. Tra questi anche il Varese che non ha rispettato la prima scadenza e che oggi probabilmente non riuscirà a versare la fideiussione, ma è necessario che paghi gli 80mila euro di tassa di iscrizione. Ad un passo dal baratro ci sono: Venezia, Real Vicenza, Barletta e anche il Grosseto; mentre è già sparito il Monza che ripartirà dai dilettanti.

Elisa Cascioli