Un successo e uno spettacolo sotto tutti i punti di vista. Non potevano sperare di meglio la Federazione Italiana, la Confederazione Internazionale Roller Sports e tutti i Paesi partecipanti.
L’Accademia Bustese Pattinaggio e la città di Busto Arsizio hanno risposto alla grande all’importante chiamata e hanno realizzato un evento che è andato ben oltre il semplice Campionato Europeo Freestyle.
“Un evento memorabile” lo ha definito il consigliere nazionale della Federazione Michele Grandolfo, accompagnato dal Sindaco Gigi Farioli, dall’Assessore allo Sport Alberto Armiraglio, dal Presidente dell’Accademia Bustese Enrico Salomi, dal rappresentante Cers Igor Cheremetier e da quello Wssa Sebastian Laffargue.
Ben 170 atleti, provenienti da 16 Paesi, con le divise delle rispettive Nazionali, hanno colorato la pista “Giancarlo Castiglioni” di via Ariosto e le vie della città. Sono stati 4 giorni di gare intense, stupende, che hanno richiamato sulle tribune oltre 5.000 spettatori, appassionati e curiosi. L’esplosione di colori e di gioia ha trovato il culmine nella cerimonia di apertura del Campionato. Esibizioni di pattinaggio artistico, di twirling, di street dance sono stato il preludio all’ingresso in pista delle delegazioni nazionali con le bandiere di appartenenza: una enorme vessillo dell’Unione Europea ha ricoperto i 20 metri di lunghezza della pista di via Ariosto e ha unito gli atleti sotto lo stesso simbolo.
Anche dal punto di vista sportivo le gare sono state di altissimo livello. Un’Italia veramente competitiva ha reso la vita difficile agli eterni rivali di Francia e Russia, facendo ben sperare il Commissario Tecnico Andrea Pastormerlo in vista dei Mondiali di Torino. Ottime le prove anche gli atleti azzurri dell’Accademia Bustese. Sono arrivate due medaglie (d’argento per Chiara Puricelli e di bronzo per il capitano italiano Davide Piacentini) e buonissimi piazzamenti per Federica Bertelli (due quarti posti), per Chiara Lualdi (due sesti posti) e per Uphar Pollicita. E dopo la gara gli atleti si sono ritrovati nel festoso e gioioso clima del party after games (ben oltre il classico “terzo tempo”…), che ha sottolineato le connessioni sul tema dell’alimentazione, che caratterizza l’Expo di Milano 2015.
Busto Arsizio, insomma, si è confermata la capitale italiana delle rotelle e del freestyle, ma per quattro giorni è diventata anche capitale europea dello sport: un successo incredibile, che ha coinvolto in ogni aspetto la città per intero e non solo gli addetti ai lavori. Tanti meriti all’Accademia Bustese che, pur con pochissimo tempo a disposizione, è riuscita a sorprendere la federazione italiana ed europea, a dimostrazione che 60 anni di storia gloriosa potranno illuminare a lungo un futuro che si annuncia altrettanto radioso.

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