CECCO: no, Beppe, non ci siamo, stavolta abbiamo battuto tutti i record… di assenza.
BEPPE: te lo avevo già detto altre volte e te lo ripeto: se non ci facciamo vivi, non ci sono morti e neppure feriti. E poi di che cosa avremmo dovuto parlare? Al Varese 1910 erano in un vero marasma e solo da pochi giorni hanno deciso chi allenerà nel prossimo campionato; non parliamo poi della Pallacanestro Varese che l’ha tirata per le lunghe come non mai e solo ieri ha comunicato i nomi di general manager e allenatore. Ci saremmo parlati addosso e basta…
CECCO: va beh, attacchiamo subito e allora partirei dalla notizia più fresca: Arrigoni e Moretti alla Openjobmetis.
BEPPE: mi stanno benissimo entrambi. Arrigoni, non so perchè, mi è stato sempre simpatico, anche se questo non è di per sé un buon motivo per valutare positivamente il suo ritorno a Varese. Però Arrigoni ha dato ampia dimostrazione di valere molto nel suo ruolo, anche se lui, da persona intelligente qual è, nella conferenza stampa di presentazione ha messo le mani avanti dicendo che se è vero che ha portato tanti bravi giocatori nelle sue squadre, è altrettanto vero che questo è successo in passato e che il futuro è sostanzialmente tutto ancora da scrivere.
CECCO: scusa ma mi pare un’osservazione più che ovvia. Ma chi si è dimostrato bravo in passato ha anche più probabilità di confermarsi rispetto a chi ha mostrato invece chiari limiti. A scanso di equivoci, non mi riferisco a Simone Giofré, che ha fatto il suo e che, come la Openjobmetis lo scorso anno, non ha avuto molta fortuna.
BEPPE: ecco, hai pronunciato la parola chiave: fortuna. La fortuna naturalmente non basta per far sì che le cose funzionino, però è un elemento indispensabile. Io continuo a pensare che la Openjobmetis dello scorso campionato fosse una buona squadra, al di là dei chiari limiti mostrati da Pozzecco come allenatore; però se penso ai mille infortuni che si sono succeduti (Kangur, Diawara, Rautins), dico che troppe cose non hanno avuto la benedizione delle stelle. E se le stelle non ti baciano…
CECCO: siamo alla rivalutazione dello scorso campionato?
BEPPE: ma no, a un certo punto si è persino rischiato il peggio… Poi qualcuno potrà anche osservare che Kangur e Diawara erano vecchi, logori e, per quanto riguarda l’estone, anche reduci da interventi chirurgici delicati, per cui la loro scelta era stata quanto meno imprudente. Però bisogna ammettere che la fortuna non ha mai assistito Varese. Va beh, ma il passato è passato, non stiamo qui a rivangare…
CECCO: Arrigoni è ok. E Moretti?
BEPPE: non so che tipo di allenatore sia, penso però che uno che rimane per sei anni nella stessa società deve per forza possedere dei valori umani e tecnici importanti. Lo scopriremo.
CECCO: tu avresti fatto altre scelte?
BEPPE: anch’io ero un po’ perplesso nei confronti di Attilio Caja, mentre Marco Crespi mi è sempre sembrato un po’ troppo isterico. Erfano questi i due nomi fatti in alternativa a Moretti. Ma parlo di persone che non conosco personalmente, per cui la mia è un’impressione esterna, non affidabile.
CECCO: quindi anche Paolo Moretti è l’uomo giusto?
BEPPE: diciamo di sì, con convinzione.
CECCO: nessuno ha parlato di eventuali conferme…
BEPPE: bisogna capire quale squadra prenderà forma. Personalmente terrei in considerazione solo Eyenga ma solo dopo avere provveduto a playmaker e pivot. Difficile, secondo me, rinunciare anche a un tiratore come Rautins, che per me ha pochi riscontri appunto come tiratore da tre punti (e oggi il basket è soprattutto questo); però, come ti ho detto, sono opzioni che valuterei solo dopo avere scelto playmaker e pivot, per i quali farei i maggiori sforzi economici.
CECCO: del calcio potremmo parlare per ore e ore… Prima però vorrei un tuo giudizio sulla vicenda Catania che ha visto implicato anche il Varese…
BEPPE: 1) sicuramente qualcosa di vero c’è. 2) mi pare impossibile che il Catania abbia pagato un solo giocatore per squadra, a meno che non fosse il portiere. 3) mi riesce difficile credere che Fiamozzi abbia fatto la torta e ancor più incredibile mi pare che ci sia di mezzo anche Alessandro Bernardini, uno sulla cui innocenza sarei disposto a giocarmi qualcosa di veramente prezioso; poi magari Bernardini, rispetto a quando era al Varese, ha cominciato a giocare a poker (invento, naturalmente) e ha contratto debiti per milioni che deve saldare e che lo hanno costretto a non essere più il bravissimo ragazzo che avevamo conosciuto qui. Io sono più propenso a credere che se davvero Fiamozzi e Bernardini sono implicati, sia stata una manovra degli agenti (che non so neppure chi siano), perchè questi due ragazzi che intascano la mazzetta per avere venduto una partita proprio non li vedo… In ogni caso, mi attendo altri sviluppi da questa inchiesta.
CECCO: e il Varese?
BEPPE: in questa vicenda, vuoi dire? Beh, se le cose sono andate come ha dichiarato il d.g. D’Aniello, e cioè che la società si è autodenunciata in anticipo (i giornali ne avevano in effetti parlato), non ci sarebbe nulla da temere, altrimenti sarebbe tutta una barzelletta. Ma, con la federazione che ci ritroviamo, non escluderei in assoluto che il Varese, benchè totalmente estraneo, possa essere tirato di mezzo comunque. Vedremo…
CECCO: e il presidente libanese?
BEPPE: mah, c’è solo da chiedersi come sia possibile che una persona o un gruppo metta tanto denaro in una società di calcio. Io dico che è un miracolo che il Varese abbia trovato un benefattore che lo ha salvato e, si sa, i miracoli non devono essere indagati, sono miracoli e basta…
CECCO: Ernestino Ramella ti sta bene?
BEPPE: ormai gli allenatori di calcio sono più numerosi dei cinesi e degli indiani messi insieme. Ramella viene da successi e insuccessi ripartiti in egual misura, non sono in grado di valutarlo tecnicamente. Non ho dubbi che potrà essere l’uomo giusto per la panchina biancorossa anche se, aggiungo, che se il Varese mi avesse chiamato e mi avesse chiesto quale allenatore avrei scelto per il campionato 2015-16 avrei fatto un nome e un cognome: Giorgio Roselli.
CECCO: nostalgico…
BEPPE: no, pragmatico. Roselli, piaccia a no, a Varese ha fatto benissimo due volte, con una promozione e una salvezza, e io credo molto in un certo feeling con l’ambiente. Nella scorsa stagione ha allenato il Cosenza e ha vinto la Coppa Italia di Lega Pro, dimostrando ancora una volta il suo valore alla guida di una squadra che poi è arrivata a metà classifica in campionato e che perciò non doveva possedere valori importanti. In ogni caso, Ramella è un varesino (seppur acquisito), dunque merita ogni sostegno.
CECCO: ti prevengo, prima che tu mi liquidi…
BEPPE: stavo infatti per farlo. Non ti dico che ci risentiremo presto ma qualcosa mi dice che accadrà…
CECCO: ci conto, anche perchè nelle prossime settimane si succederanno molti avvenimenti e sarebbe divertente commentarli insieme…
BEPPE: lo faremo!
CECCO: alla prossima?
BEPPE: alla prossima!