Come un diesel: una partenza piano piano, e la marcia ingranata da fine novembre a poco fa. Con il rischio di compiere il clamoroso sorpasso in testa a due giornate dal termine. È questa la stagione – in pillole – degli Amici dello Sport, che alla fine si sono portati a casa un terzo posto e una finale playoff persa contro il Leggiuno dopo avere eliminato la Valceresio. Nel momento che più contava, la benzina è venuta meno.

In ogni caso, il bilancio del ds Gallazzi non può che essere positivo: “Considerato dove siamo arrivati – dice -, il campionato è buonissimo: l’intenzione non era di vincere, anche se ad un certo punto pensavamo anche di farcela. Abbiamo superato il primo turno playoff e Colace ha vinto il titolo di capocannoniere. Ci meritiamo un 7, 5 pieno. Uscire al secondo turno col Leggiuno era quasi da mettere in preventivo. Potevamo vincere a Ispra l’ultima giornata e acchiappare il fattore campo. Forse sarebbe stato diverso, ma con i se e con i ma. Tra i pro e contro, sono sicuramente di più i pro”. Merito anche di mister Grassi, che ha formato un gran gruppo: “In questi giorni – riprende Gallazzi – stiamo vedendo come muoverci, compatibilmente con le nostre disponibilità vorremmo riconfermarlo, si tratta di trovare un accordo”.
Non solo il mister, ma anche i giocatori sono nei pensieri della dirigenza del Cas, perché Battagion, Colombo e Colace hanno annunciato il ritiro. “Per quanto riguarda Colombo, avrà un altro incarico direttivo e rimarrà nella società. Con Colace devo ancora parlare, se per caso dovesse cambiare idea possiamo ritagliargli un ruolo “alla Famulari”, in cui fa da chioccia e gioca quando può. Penseremo comunque a sostituirlo, non abbiamo paura, ci sono tre o quattro ‘95 che vengono su bene. Anche se non è facile perdere un bomber così…”.

Grassi Cas_SacconagoSono problemi che si affronteranno in estate: ora è il momento dei bilanci della stagione passata, con le parole del mister Grassi: “Sicuramente a freddo dopo dieci giorni dal termine dei playoff posso dire che sono soddisfazioni. L’ obiettivo della società era migliorare punti e piazzamento dell’anno scorso e ce l’abbiamo fatta. Nella stagione 2013-14 abbiamo racimolato 50 punti e siamo arrivati quinti, questo campionato terzi con 56. Per quanto riguarda i playoff, nella partita secca può succedere di tutto, ma la soddisfazione più grossa rimane quella di avere accarezzato la vetta, a soli due punti a due giornate dalla fine. Ci siamo giocati il campionato fino in fondo. I ragazzi hanno fatto l’impossibile, non potevano fare di più”.
Il tecnico dedica un pensiero ai suoi giocatori che non ci saranno più l’anno prossimo: “Se la loro decisione fosse confermata mi spiacerebbe, ma sono comunque orgoglioso di essere stato il loro ultimo allenatore. Si chiude una pagina importante della loro vita: certamente spero ci ripensino, ma rispetto qualsiasi loro pensiero”. E dato che si parla di futuro, si tira in ballo quello di Grassi: “Non ho ancora parlato con la società: verrò chiamato a giorni. Ovviamente dipende dal progetto della società, ma se fosse per me continuerei: mi sono trovato benissimo in questi due anni”.

colace esultanzaSull’ottima stagione del Cas pesano tantissimo i 22 gol di Colace, che gli sono valsi il premio di capocannoniere del torneo. “È andata bene – dice -, perché a 36 anni qualche dolorino fisico comincio anche ad averlo… sono riuscito a raggiungere il mio obiettivo, sono molto contento. Siamo contenti anche come squadra perché non ci aspettavamo di arrivare ai playoff con 13 risultati utili consecutivi. Ce l’abbiamo fatta anche se insieme a noi meritavano altre due-tre squadre, ma noi ci siamo dimostrati più bravi e fortunati”. Con un velo di tristezza, ci conferma anche la sua decisione – ad oggi – irrevocabile di smettere con il calcio. “Probabilmente smetto, ho anche altri impegni: ad esempio un bambino 12 anni: è giusto giusto che mi dedichi di più a lui. Sono felice di aver conquistato il titolo di capocannoniere: è il quinto in sei anni. In questo modo chiudo bene, all’apice: è meglio così che non da perdente. E poi, è anche ora di far giocare i giovani”. Sì, ma come si fa a trovare l’erede di Colace? Va cercato o è già in casa?  “Secondo me – risponde – da qui in avanti tocca a Delvecchio prendere per mano la squadra: il mio sostituto poi può arrivare anche a sorpresa dalla juniores”.

Luca Mastrorilli