La notizia era nell’aria da un pezzo. Adesso però (secondo ilfattoquotidiano.it che sta seguendo la vicenda con Lorenzo Vendemiale), ci sarebbero gli elementi utili ad innescare l’iter giudiziario. Federbet avrebbe infatti inviato alla Procura di Busto Arsizio un esposto relativo alle evidenti anomalie nei circuiti internazionali di scommesse su alcune partite della stagione in corso di Lega Pro.
Perchè proprio Busto Arsizio? Perchè quattro delle sei gare sotto osservazione (le altre due sono sfide di Coppa Italia) coinvolgerebbero la Pro Patria. Nello specifico: Pavia-Pro Patria 5-3 del 6 settembre, Como-Pro Patria 4-3 del 10 ottobre, Torres-Pro Patria 4-0 dell’11 gennaio e Pro Patria-Pavia 2-3 del 17 gennaio. Le prove? Le solite, e cioè quote e flussi non realistici sia prima delle partite che nel live. L’associazione specializzata del settore del gioco fa riferimento a quotazioni che “al di fuori di ogni ragionevole dubbio, non hanno più nessun legame con la valutazione probabilistica dell’evento”. In particolare gli scostamenti a gara in corso sarebbero mutati, in alcuni casi, di oltre il 50% quando la media abituale non supera il 5/6%. Insomma, i numeri andrebbero in una direzione ben precisa.
Posto che la presunzione di innocenza è un principio giuridico inalienabile (e qui, tra l’altro, saremmo solo alla “notizia di reato”), la prima metà di stagione biancoblu con governo ombra è altre amenità assortite ha finito col creare il brodo di coltura di tutta questa dietrologia. E se le “normali anomalie” (copyright Pietro Vavassori) sono state il filo rosso dell’anno di (dis)grazia in corso, lo sviluppo romanzesco di alcune gare associato a dichiarazioni spesso dai toni naif  (la sbroccata di Lulù Oliveira nel post-partita del “Sinigaglia” lasciò di stucco per tempi e modi), rischia di dare alla stagione un aspetto ancora più sinistro. Intanto, con la squadra impegnata in una difficilissima rincorsa, le voci di cui sopra non fanno che rendere più complicata la caccia alla salvezza. E questo è l’unico traguardo su cui ci piacerebbe scommettere.        

Giovanni Castiglioni