Tra le tante squadre che hanno cominciato la preparazione in settimana, c’è il Verbano che venerdì è stato battuto per 1 a 0 dall’ambiziosa Seregno, squadra di Serie D, nella sua prima amichevole estiva. Nonostante la sconfitta, il confermatissimo tecnico Celestini ha comunque avuto buone indicazioni dai suoi che, dopo nemmeno una settimana dal raduno, se la sono giocata a viso aperto mettendo in difficoltà una formazione che punta a fare un campionato di vertice dopo il quarto posto dello scorso anno.
Tanti i volti nuovi in casa rossonera. Quello più importante, però, è quello di Marco Barbarito (nella foto in evidenza insieme a mister Celestini), figlio del Presidente Pietro, nuovo Direttore Generale della compagine di Besozzo.

“A dir la verità -racconta il nuovo DG- il mio ruolo si estende anche oltre a quelli che sarebbero i miei compiti ‘classici’. Non sarò dunque solo un anello di congiunzione tra squadra e società, ma anche una figura che punta a portare al Verbano una cosa che non c’era mai stata fino ad ora: l’immagine societaria. Non solo; in questo periodo, grazie anche all’aiuto di mister Celestini, persona fantastica oltre che ottimo allenatore, abbiamo dato il via ad una serie di iniziative che riguardano il settore giovanile della nostra società. E devo dire che la risposta è stata ottima. Dal punto di vista tecnico, invece, ci penserà mio padre”.

Come è lavorare al suo fianco?
“Lui è stato ed è tuttora un padre esemplare. Se sono così lo devo a lui. Quando ‘indossa’ le vesti di Presidente, è esattamente come lo descrivono: vulcanico. Soprattutto la domenica durante le partite; va però compreso. Ciò che lui ha creato, l’ha fatto dal nulla, senza l’aiuto di nessuno. Ha portato questa squadra fino alla Serie D ed ogni anno fa di tutto pur di tenere viva questa storica società che, ormai, è diventata la nostra casa. Non è semplice essere il patron di una squadra di calcio; quando le cose vanno male si è sempre il capro espiatorio. Uno dei miei obiettivi di quest’anno sarà quello di alleggerire la pressione intorno alla sua persona, proteggendolo e prendendomi le responsabilità del caso”.

Nel frattempo la squadra ha già ripreso gli allenamenti. Che gruppo è?
“Per la prima volta dopo tanti anni, ho visto un gruppo di ragazzi seri che vogliono navigare verso un’unica direzione. Sono felice di non aver visto ‘primedonne’ ma, anzi, un mix di giovani e giocatori esperti che, mi auguro, possano fare bene. Sono tutti devoti a mister Celestini, una figura importante che lo scorso anno, nonostante le difficoltà che abbiamo trovato a metà campionato, è riuscita a fare un qualcosa di incredibile, portando la squadra ad un punto dalla zona playoff”.

La perdita di un bomber come Pizzini, però, peserà parecchio.
“Chiaramente ci mancherà; parliamo non solo di un ragazzo eccezionale dal punto di vista umano, ma anche di un atleta esemplare che vive la sua condizione di giocatore con estrema professionalità. Detto questo, però, devo dire che avremo l’opportunità di valorizzare moltissimi giovani che abbiamo in rosa che già lo scorso anno avevano dato ottime indicazioni. La difesa credo sia una delle migliori della categoria, mentre a centrocampo abbiamo aggiunto qualche elemento di indubbio valore”.

Ci dobbiamo aspettare allora un gran campionato?
“Non facciamoci prendere dall’entusiasmo. L’obiettivo primario è quello di mantenere la categoria. Al momento non possiamo parlare di altro perché abbiamo tanti giovani che, come tali, rappresentano un azzardo. Una volta raggiunta la matematica salvezza, allora, ci divertiremo…”

Marco Gandini