Dopo il morso di Suarez a Chiellini visto ai Mondiali, torna la storia di un altro “cannibale”, stavolta in Italia.
Si tratta di Gianmario Comi, attaccante ex Milan in forza all’Avellino, che in occasione del Terzo Turno Eliminatorio di Coppa Italia andato in scena ieri sera al “San Nicola” di Bari, ha emulato il campione uruguaiano azzannando l’ex Varese Giuseppe De Luca.
Il fattaccio è successo all’8′ del secondo tempo ed è costato caro alla “zanzara” che, in seguito alle energiche proteste, si è visto sventolare in faccia dall’arbitro Cervellara il cartellino rosso; stessa sorte è toccata a Devis Mangia poco dopo, reo di aver voluto proteggere il proprio giocatore.
Oltre al danno la classica beffa. Dopo solo 5 minuti, infatti, l’Avellino pareggia il gol di Ligi proprio con un colpo di testa di Comi; all’82’, il 2 a 1 finale campano ad opera di Pozzebon.

“Io ho sbagliato nella reazione e chiedo scusa alla società, ai compagni e ai tifosi per aver lasciato la squadra in dieci, ma mai mi sarei aspettato di ricevere un morso da un avversario -ha commentato il giocatore a mente fredda tramite il sito ufficiale della squadra pugliese-. Il gioco, anche violento, fa parte di questo sport, ma episodi vili come un morso o uno sputo non devono essere tollerati“.

“Non vogliamo alimentare polemiche -ha dichiarato il Presidente della società biancorossa, Gianluca Paparesta- ma chiediamo attenzione per questa realtà e per episodi come il morso di Comi a De Luca. Bari merita rispetto, come tutte le altre società. Io mi sforzerò perché pubblico e giocatori siano corretti, ma nessuno può pensare di venire qui e fare ciò che vuole. Detto questo complimenti all’Avellino per il passaggio del turno”.

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