Gazzada viaggia verso Torino, sede di gara del primo turno di playoff, con l’apprensione di chi è consapevole che far fuori l’avversario non sarà così semplice ed il primo episodio della serie – Gazzada batte Torino 59-53 – fa intuire che si tratterà di un quarto di finale durissimo.
“Bravi noi a vincere un match che – spiega Andrea Manetta, assistente di coach Fabrizio Garbosi -, Torino, da un certo punto in avanti, ha sostanzialmente gestito sotto il profilo tattico. Loro, infatti, dopo la nostra ottima partenza, 22-10 alla fine del primo quarto, hanno azionato un potente freno sul match abbassando drasticamente il ritmo, mentre noi non siamo stati più capaci di schiacciare il pedale del gas. Però, ripeto, complimenti ai giocatori che si sono dimostrati scaltri e abili nell’adattarsi ad un altro tipo di gara rispetto a quella che avevamo pianificato. I piemontesi, ci hanno costretto a giocare in metà campo e ci hanno tolto brillantezza e fluidità perimetrale, però noi abbiamo avuto comunque buone risposte dalle giocate interne grazie alla coppia Cappellari-Moraghi i quali, in mancanza di soluzioni esterne, hanno prodotto molto nei pressi dell’area (21 punti sui 57 totali ndr)”.
Gazzada, intanto, pur alle prese con qualche difficoltà, continua la sua striscia vincente e, soprattutto, al “rumore” della battaglia fisica che certamente andrà in scena questa sera sul parquet torinese.
“La serie vira verso una lotta fisico-atletica molto impegnativa anche perchè Torino, senza i punti, il talento e la creatività di D’Affuso può produrre canestri solo in questo modo. Noi, però, saremo pronti e con la pressione che adesso passa tutta sulle spalle dei giocatori Named, potrebbe essere più facile sbloccarsi, riuscire a correre e in contropiede realizzare quei canestri facili che – conclude fiducioso Manetta -, potrebbero farci girare il senso di questo playoff”.

Playoff gara 2: 
Crocetta Torino- 7 Laghi Gazzada (serie 0-1)
Savigliano-Cantù (serie 0-1)
Bra-Borgosesia (serie 0-1)
Desio già qualificata (2-0 contro Domodossola)

Massimo Turconi