E’ davvero parso incredibile, prima agli occhi e poi alle orecchie, ciò che ha fatto e detto Maurizio Sarri, allenatore dell’Empoli, ieri sera ospite a Masnago. Il tecnico si è imbufalito durante la gara per l’espulsione al suo giocatore Mario Rui, rosso diretto per comportamento non regolamentare nei confronti di un avversario, nello specifico Corti che ha subito un colpo, e conseguente squalifica di una giornata. Il direttore di gara ha immediatamente estratto dal taschino il cartellino rosso che a Sarri non è andato giù. A fine partita il tecnico ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa che hanno lasciato tutti di stucco per i suoi insulti omofobi: “Il calcio è diventato uno sport per froci. Abbiamo subito il doppio dei falli, ma abbiamo avuto più gialli noi. E’ uno sport di contatto e in Italia si fischia molto di più che in Inghilterra con interpretazione da omosessuali” ha ribadito.

Non finisce qui. Oggi il tecnico empolese è stato multato di 5.000 dal Giudice Sportivo “per avere, al 47° del secondo tempo, assunto un atteggiamento provocatorio e insultante – si legge nel comunicato ufficiale – nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria (rivolgendo loro il dito medio ndr); infrazione rilevata dal collaboratore della Procura federale”.

I tifosi del Varese hanno a loro volta risposto al tecnico ospite con un coro insultante che è costato alla società mille euro di multa. Cinquemila euro è invece la multa inflitta al Palermo, prossimo avversario del Varese, “per avere suoi sostenitori, verso il 25° del primo tempo, indirizzato reiteratamente un fascio di luce-laser su un calciatore della squadra avversario”. Tra i rosanero risulta squalificato Barreto, mentre, sponda Varese, Oduamadi è entrato in diffida.

e.c.
(foto empolichannel.it)