E’ già tutto scritto. Ricordate questa frase pronunciata da Beppe Sannino, (nella foto in primo piano con Bettinelli, allora suo vice, alle sue spalle) che è divenuta lo slogan di una stagione intera? Ebbene forse nel destino c’era scritto anche un fortuito incontro tra il sottoscritto e l’ex allenatore del Varese, in vacanza nel Varesotto dopo la stagione in Inghilterra, all’ indomani della vittoria biancorossa sul Novara nel turno d’andata playout.
Mister, hai visto la partita?
“Certamente, con i colori biancorossi ho un attaccamento molto particolare. Hanno fatto una grande partita e sono stati bravissimi i numerosi tifosi varesini giunti da Varese per incitare i loro beniamini. Ho visto un grande Pavoletti che ha trascinato tutti. Inoltre mi è piaciuta la sicurezza di Bastianoni , il ragazzo è maturato molto calcisticamente”.
Di Luca Forte cosa dici?
“E’ una forza della natura e un ragazzo serio. Penso che farà strada. Il mio amico Bettinelli lo conosce bene e sa come motivarlo al massimo”.
Bettinelli si è dimostrato l’uomo giusto!
“Che dire, è un grande uomo, molto determinato. E’ nato con la maglia del Varese addosso. Conosce bene l’ ambiente e lo spogliatoio, poi è aiutato da un ottimo staff e da quel marpione di Belluzzo. Entrambi rappresentano la varesinità che significa testa bassa e lavorare con determinazione e poche parole”.
Venerdi prossimo il ritorno al Franco Ossola, ormai è quasi fatta ?
“Vietato pronunciare questa frase! Non esistono partite facili e vittorie quasi fatte. Bisogna giocare con lo spirito di una finale secca. Giocare con lo stile Bettinelli: attaccare sin dall’ inizio attaccare e fare un gioco grintoso, anche perchè il Novara non verrà a Masnago a fare una semplice passeggiata”.
Cosa significa Varese per te?
“Tutto. Ho tantissimi ricordi e sono molte le persone che porto con me nel cuore. Spesso mi sento con tanti amici, Varese è sempre Varese. La lista dei saluti da fare è lunga, approffitto di questa intervista per mandare un grosso abbraccio a tutti, anche al tuo direttore Michele Maroccoe a tutto il suo staff, arrivederci e ricordate: è già tutto scritto!”

Claudio Ferretti