Riparte dal Friuli la Coelsanus Varese che alla ripresa delle ostilità dopo la Coppa Italia di categoria (vinta da Latina su Legnano, ndr) affronterà fra le mura amiche del Campus la Pienne Pordenone. Due settimane di pausa che sono servite ai gialloblu per cercare di dimenticare l’ultimo negativo periodo iniziato proprio con la trasferta di Pordenone persa 88-71. Era il primo di dicembre 2013: da lì in avanti la formazione di coach Pagani è riuscita a raggranellare solo due vittorie in tredici partite disputate. In mezzo è successo di tutto a partire dai tanti infortuni.
Parlando proprio di questo tema, vi è da dire che prosegue il momento no di Luca Matteucci. Infatti, a seguito della botta e del conseguente ematoma rimediati il 22 febbraio contro San Giorgio è ancora in forte dubbio un suo possibile impiego nella gara di sabato sera. Altrettanto può dirsi per Lenotti che sta tornando nei ranghi dopo la rottura del polso, ma sarà praticamente a digiuno di contatti. L’unica nota positiva arriva da Filippo Rovera che dopo il buon rientro con Spilimbergo ha avuto ulteriore tempo per oliare al meglio i meccanismi: la Robur recupera così in pieno un giocatore che quest’anno sta producendo 10,1 punti a gara e che con le sue accelerazioni riesce a creare qualche problema alle difese avversarie. Più spazio per gli altri? Probabilmente sì e anche questi equilibri possono aiutare a ritrovarsi una squadra che quest’anno è spesso mancata alla voce carattere sciogliendosi più volte alle prime difficoltà. A Spilimbergo i gialloblu hanno lottato fino al 40′ e questo è il punto di partenza per affrontare la gara con Pordenone che apre un durissimo rush finale prima delle quattro giornate di fase ad orologio.
Da qui al 12 aprile la Coelsanus affronterà nell’ordine Udine fuori casa, Legnano, Costa Volpino fuori casa e Montichiari, tutte squadre che oggi occupano i primi otto posti in classifica. Finale difficilissimo, ma urge ritrovare il sorriso per dare un senso a questo finale di stagione e non doverne aspettare tristemente il termine come di una candela che lentamente si consuma. Pordenone è squadra tosta fra le mura amiche, ma un po’ meno lontano dalla sua tana dove ha vinto solo a Lugo, Spilimbergo e Rimini ovvero le ultime tre della classe. Serve vincere per ripartire e per guardarsi in faccia sapendo di non essere, con tutto il dovuto rispetto, come le tre squadre poc’anzi citate. Pur sapendo che in queste condizioni fisiche sarà durissima. Appuntamento a sabato ore 21 al Campus di via Pirandello. 

Matteo Gallo