CECCO: Beppe, ne abbiamo di cose di cui chiacchierare…
BEPPE: in effetti, il Varese che si salva e la Cimberio che ingaggia Gianmarco Pozzecco per la panchina non sono cose di ogni giorno…
CECCO: il Varese l’ha svangata…
BEPPE: sai che non saprei da dove cominciare? Non ti dico quale delle due cose sia la più importante ma proprio quale delle due debba avere la precedenza nelle nostre disquisizioni…
CECCO: tiriamo i dadi… Comunque, delle due la più importante, almeno secondo me, è la salvezza del Varese, perchè una retrocessione, e nessuno mi convincerà del contrario, sarebbe stata la fine del calcio di vertice cittadino.
BEPPE: sono assolutamente d’accordo con te. Una società con una forte esposizione debitoria quale è il Varese (mi piacerebbe sapere da dove sono arrivati tutti quei debiti e forse se lo chiede anche il presidente Laurenza…) non avrebbe potuto sopportare neppure una stagione senza i contributi garantiti dalla Lega di serie B attraverso i diritti televisivi.
CECCO: senti, mi hanno molto sorpreso diverse cose, a cominciare dal fatto che il Varese sia finito a disputare il playout per la permanenza in serie B; ma mi ha molto colpito il fatto che, dopo la seconda partita con il Novara, i giocatori abbiano intonato in spogliatoio il coro “Il pelato ci ha affossato, Bettinelli ci ha salvato”. Una situazione che si è verificata non nel chiuso di una stanza ma alla presenza di diverse telecamere, quasi che la squadra volesse fare sapere a tutti quali erano i rapporti con Stefano Sottili.
BEPPE: sì, una situazione di scarso buon gusto. Io sono del parere che quando la difficoltà viene superata sia poi inutile stare a spaccare il capello in quattro. Goditi il successo e dimentica… Però questo episodio mi impone anche una riflessione…
CECCO: sai che sono qui per questo, per le tue riflessioni…
BEPPE: ricorderai che quando tornò Sottili, dopo il siluro a Gautieri, venne cacciato Mauro Milanese…
CECCO: che evidentemente era contrario al ritorno di Sottili…
BEPPE: esatto. Ma ora, col senno di poi e proprio grazie al coro dei giocatori dopo la vittoria sul Novara, dobbiamo dire che Milanese era stato evidentemente l’unico a rendersi conto che un ritorno di Sottili sarebbe stato quanto mai controproducente. E’ chiaro che nessun altro in società era al corrente di questa situazione tra squadra e allenatore che non saprei come definire, se di tensione o di disistima, ma che comunque avrebbe solo creato dei danni. Cosa che in effetti è poi regolarmente avvenuta, visto che sono arrivate sette sconfitte consecutive, delle quali almeno due o tre semplicemente incredibili, come tutti ben ricordiamo.
CECCO: merito a Stefano Bettinelli e a Mario Belluzzo…
BEPPE: certo, entrambi si sono guadagnati la stima del gruppo, che peraltro ben conoscevano. Tutti inneggiano giustamente a Bettinelli ma io vorrei sottolineare i meriti di Belluzzo, al quale come al solito piace stare dietro le quinte e che invece è una persona estremamente capace e intelligente.
CECCO: capace perchè intelligente…
BEPPE: ci sono persone capaci che non sono poi così intelligenti e ci sono persone intelligenti che magari non sono capaci. Ma dovrei fare degli esempi e non andrebbe bene…
CECCO: riprendiamo il discorso. Ora che cosa succede? C’è chi parla di rivoluzione…
BEPPE: non credo ci sarà una rivoluzione. Enzo Montemurro si è dimesso e allora si vedrà se è stata sin qui la sua presenza (insieme con quella di Antonio Rosati) a tenere lontani i varesini dal Varese, come molti sostengono. Le voci, molto accreditate, dicono che l’amministratore delegato sarà Michele Lo Nero, in uscita dal consorzio “Varese nel Cuore” (e anche qui ci sono molti punti interrogativi, poi magari ne parliamo), che il segretario Giuseppe D’Aniello verrà promosso direttore generale, che ci sarà la conferma di Stefano Bettinelli in panchina e di Lele Ambrosetti come direttore sportivo.
CECCO: l’addio di Montemurro ha chiuso un’epoca…
BEPPE: certamente, quella del duo Rosati-Montemurro che comunque potranno presentare alla storia un bilancio ricchissimo. Poi, a livello personale, sono convinto che i loro meriti sul piano pratico siano stati di moltissimo inferiori a quanto viene da pensare, ma è un fatto che con Rosati alla presidenza e con Montemurro amministratore delegato il Varese sia salito dalla Seconda divisione alla serie B, che abbia giocato per due volte i playoff sfiorandoli poi un ‘altra volta e guadagnando adesso la salvezza. Ti ricordo che il precedente ciclo del Varese in serie B, quello legato a Colantuoni e a Marotta, era durato quattro anni, poi erano arrivate le due retrocessioni consecutive che nessuno vuole ricordare adesso all’attuale amministratore delegato della Juventus ma che, per la storia, portano proprio la sua firma. Ma parliamo di trent’anni fa…
CECCO: ti sento con un fondo di sottile perfidia… In particolare, se c’è, quale è stato un merito di Rosati e Montemurro?
BEPPE: quello di avere lasciato fare a chi ne sapeva più di loro, quindi a Sogliano, a Sannino e a Milanese. Ma qualche decisione chiave l’hanno anche presa, a cominciare dall’esonero di Carmignani, che probabilmente Sean Sogliano non avrebbe mai deciso, e dalla scelta di Sannino (su indicazione di Alessandro Andreini, che allora non era ancora entrato nel Varese). Quella è stata la scintilla che ha avviato poi l’intero processo vittorioso di cui ancora adesso possiamo godere (e speriamo di poterlo fare a lungo).
CECCO: vai con la Cimberio, altrimenti finisce come la volta scorsa, quando non ne abbiamo quasi parlato…
BEPPE: pare sia riesplosa la “pozmania”… Io spero che la cosa funzioni e che Gianmarco Pozzecco faccia come Joe Isaac alla sua prima stagione da allenatore. Io non so se la scelta è giusta, sicuramente, a priori, credo che la presenza di Pozzecco in panchina possa riaccendere gli entusiasmi a livello di sponsor e di pubblico, un po’ sopiti dopo la scorsa stagione deludente anzichenò.
CECCO: visto che lo conosci personalmente, hai trovato un Pozzecco cambiato, diverso da quello che avevi conosciuto qui da giocatore?
BEPPE: per niente, a me è sembrato lo stesso. Vedi, parlando con lui, tanti anni fa, avevo sempre l’impressione di un ragazzo con intelligenza di gran lunga superiore alla media e poi mi stupivo di certe sue prese di posizione, di certi suoi atteggiamenti decisamente fuori dalle righe. Spero e credo che, con il trascorrere degli anni, Pozzecco abbia imparato a controllare meglio talune situazioni, senza perdere quella caratteristica di genuinità che gli è propria. Come quando, alla fine della conferenza stampa di presentazione, ha voluto ricordare Gianfranco Castiglioni e il figlio Davide, messi agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per una presunta frode fiscale milionaria: avrebbe potuto farne a meno, in fondo parlava di due persone arrestate, eppure ha voluto testimoniare pubblicamente la sua vicinanza.
CECCO: intanto la Cimberio è senza squadra: ha perso De Nicolao, riparte con il solo Polonara e rischia di perdere lo sponsor… Senza contare che a livello di consorzio emerge qualche difficoltà e anche per questo si sarebbe giunti al divorzio da Michele Lo Nero…
BEPPE: non è una situazione allegra e non si può sperare che tutto venga risolto dal solo “effetto Pozzecco”, che pure sarà utile a sistemare qualche faccenda. Quanto a De Nicolao, è un peccato, ma forse la società non ha voluto garantirgli il posto da titolare in un ruolo che presuppone la presenza di un giocatore importante, importantissima. Come Pozzecco sa bene e come ha dimostrato del resto anche la stagione degli “indimenticabili”… E adesso…
CECCO: non c’è bisogno che tu lo dica, è tardi e ci salutiamo ma con l’impegno di rivederci prestissimo a fronte delle tante novità che Varese e Cimberio ci riserveranno in estate…
BEPPE: promessa! Alla prossima, allora…
CECCO: alla prossima!

Cecco&Beppe