“Un’annata fantastica e al di sopra di ogni più rosea aspettativa”: è questo il bilancio della stagione della Rhodense secondo il suo mister, Danilo Tricarico. La cavalcata trionfale dei neroarancio si è arrestata soltanto al quarto turno di playoff per salire in Eccellenza e al cospetto dell’oggettivamente più attrezzata formazione bergamasca del Caprino. Ma prima, in successione, i ragazzi hanno superato l’ostacolo Roncalli, sono andati a vincere sul difficile campo di Cairate e ai calci di rigore hanno avuto la meglio sull’Alcione. A causa del ko finale, il ripescaggio in Eccellenza non è matematico, ma poco ci manca e in società sono ottimisti. “Abbiamo buone speranze di giocare in Eccellenza che manca a Rho dal 2006 – conferma mister Tricarico (in foto a lato) -. Guardando alle ultime annate, non è mai successo che una squadra arrivata fino al quarto turno dei playoff non sia stata ripescata. Dobbiamo attendere l’ufficialità, ma crediamo proprio che l’obiettivo del salto di categoria sia stato centrato”.
Mister TricaricoEd Eccellenza sia, dunque. Qual è il lavoro che sta dietro ad un risultato così importante?
“È un percorso che, almeno con me, la società ha portato avanti dal gennaio del 2013; si parla, quindi, di circa un anno e mezzo di attenta programmazione e di impegno costante da parte di tutti. L’anno scorso eravamo inseriti nel girone pavese e siamo arrivati ad un passo dalla qualificazione ai playoff; quest’anno, in un girone sicuramente più competitivo come quello A, ci siamo davvero superati”.
Qual è il ricordo più bello che ha di questa strepitosa cavalcata?
“Vincere a Cairate nel secondo turno dei playoff è stato il nostro capolavoro. Quel successo ha dimostrato l’unità di intenti e la forza di un gruppo che, fin dall’avvio di stagione, ha remato compatto nella stessa direzione”.
Quando avete capito di poter disputare un campionato da protagonisti?
“A mio parere qualcosa in noi è scattato a Lavena Ponte Tresa all’ultima giornata di andata. Abbiamo vinto 2-0 in trasferta e quei tre punti hanno fatto in modo che girassimo a quota 30 a metà stagione. In quel momento ci siamo davvero guardati e ci siamo detti: ‘Ci siamo anche noi, proviamoci’”.
Cosa ha fatto la differenza in una squadra come la vostra?
“Il gruppo è stata la nostra arma in più. Fin dal primo giorno di preparazione, i ragazzi sono sempre stati al mio fianco e hanno lavorato con serenità e generosità; il gruppo è sempre venuto prima delle individualità e questa mentalità ha pagato. Sono molto contento di avere dei giocatori e delle persone così nella mia rosa”.
Ciò ha permesso di superare anche alcuni, pochi a dire la verità, momenti di difficoltà.
“Siamo stati piuttosto costanti nelle nostre prestazioni e nei nostri risultati. Abbiamo toccato il punto più basso alla quart’ultima e alla terz’ultima giornata della regular season quando abbiamo preso ben 4 gol a Gavirate e abbiamo perso in casa per 5-0 contro la Varesina. Ma siamo risaliti in fretta e non ci siamo più fermati: siamo andati dritti fino alla finale contro il Caprino”.
Guardando al futuro, l’Eccellenza è ormai alle porte. Come vi attrezzerete?
“La società ha intenzione di costruire una squadra da Eccellenza sia se effettivamente giocheremo in Eccellenza, sia se non saremo ripescati; in quest’ultimo caso, disputeremmo certamente un campionato di Promozione da protagonisti. La volontà è di rinforzare la rosa con almeno 3 o 4 giocatori di categoria superiore e magari di esperienza per poter dare l’esempio ai tanti giovani che già abbiamo. Si pensi che 11 ragazzi su 18 della squadra di quest’anno provengono dal nostro settore giovanile che è ricco di talenti, come dimostrano gli ottimi piazzamenti degli Juniores, degli Allievi e dei Giovanissimi”.
Sarà lei l’allenatore della Rhodense anche per l’anno prossimo?
“Sì, la società mi ha confermato. Entrambi abbiamo voglia di continuare nel progetto comune. Personalmente mi sono sudato l’Eccellenza e sono contento di guidare i miei ragazzi in questa nuova avventura”.
Domanda forse scontata, ma che dopo grandi risultati arriva puntuale: a chi dedica questo traguardo raggiunto?
“In primis a me stesso perché ho fatto tanti sacrifici; ho lavorato per anni nel settore giovanile e ora sono arrivato fino alla prima squadra e ne sono orgoglioso. Ma voglio rimarcare anche l’apporto fondamentale della società che ha permesso a me, ai miei collaboratori e ai ragazzi di svolgere il nostro mestiere al meglio e con estrema serenità. Una dedica e un ringraziamento per la dirigenza e per i miei calciatori non è solo d’obbligo, è qualcosa che sento davvero”.

Il campionato della Rhodense

 

I bilanci di fine stagione di altre squadre di Promozione:
TRADATE
GAVIRATE
MORAZZONE
OLIMPIA PONTE TRESA
UNION CAIRATE

Laura Paganini