Che non fosse facile era chiaro sin dall’inizio. Ma se il blitz di Pordenone aveva forse illuso sulla relativa pendenza della scalata salvezza, è bastato il successivo scivolone con l’Arezzo a fare da promemoria sulla reale asperità della salita. Come quei post it piazzati sul frigorifero a ricordare l’appuntamento dal dentista. Non ce ne sarebbe bisogno ma, trattandosi di seccatura, è sempre meglio non correre il rischio. Sulla necessità di un bigino Aldo Monza si guarda bene dal convenire: “Non ho cambiato idea rispetto a domenica. Anche a freddo lo ribadisco: abbiamo disputato un’ottima partita. Mi dispiace solo che non sia stato sottolineato”. Della serie: ti aspetti qualche like di stima e invece solo rifinitura pro patriamugugni e sopracciglia alzate. E allora la rifinitura sul sintetico del “Bellini” di Castellanza (foto a lato) ci regala una (mezza) rivoluzione sulla quale il mister tigrotto si tiene comunque abbottonato: “Penso che cambierò qualcosa. Non ho ancora deciso ma abbiamo lavorato in una certa direzione”. Eludendo il tatticismo della vigilia, 3-4-3 con Perilli tra i pali, Gerolino, Lamorte e Botturi in difesa, Guglielmotti e Taino sugli esterni con Arati e Bovi in mediana, Candido, Serafini e D’Errico nel trio d’attacco. Insomma, con buona pace della proprietà commutativa, cambiando l’ordine dei fattori l’auspicio è che possa cambiare anche il risultato. Le prove tecniche di Alessandria (fischio d’inizio domani alle 16) hanno quindi rimescolato ancora le carte con Baclet smazzato causa complesso adattamento al ruolo e retroguardia puntellata da rientri e diverso allineamento.

Le variazioni sul tema non sono peraltro da escludere: “Credo che i grigi giocheranno a tre dietro. Nel caso si mettessero a quattro, potremmo adattare qualcosa anche noi”. Una partita a scacchi in cui la qualità individuale potrebbe fare aggio sull’organizzazione di gioco: “Mi aspetto una gara aperta. Loro hanno una rosa di primissimo livello. Chiunque giochi a centrocampo cascano bene. Con Mezavilla, Cavalli, Obodo, Valentini e gli altri hanno un reparto formidabile. Solo dietro sono forse un po’ statici con Terigi. Ma davanti hanno Taddei e Guazzo…”. Proprio il bomber ex Entella ha già popolato di incubi le notti biancoblu ai tempi della Supercoppa con la Salernitana. Quattro reti in due partite e la showgirl Antonella Mosetti (allora sua dolce metà) esibita nel post-partita dell’Arechi. Difficile dire quale prodezza meritasse l’applauso più convinto. Sul fronte societario intanto, lo status quo prevede Tricarico presentissimo, Antonelli assente, monzesi rarefatti e Vavassori sempre in sella senza la necessità di ulteriori note a margine. Tornando ai 90′ di domani, il Monza-pensiero si chiude con una chiave di lettura: “Stiamo lavorando a fondo non trascurando nessun dettaglio. La fiducia passa soprattutto attraverso i risultati. Il match con l’Alessandria conta anche per questo”. Per la classifica, per l’autostima. E per togliere finalmente quel post it dal frigorifero.

I 20 convocati per il match di domani (Stadio “Speroni” ore 16) contro l’Alessandria:
Arati, Baclet, Botturi, Bovi, Candido, Cannataro, Cannoni, Casantini, D’Errico, Gerolino, Giorno, Guglielmotti, Lamorte, Melillo, Perilli, Romeo, Serafini, Taino, Terrani, Zaro.

PROGRAMMA E CLASSIFICA

Giovanni Castiglioni