A detta di tutti è una delle gare meglio organizzate di tutto il circuito, ed è proprio questo uno dei motivi per cui l’affluenza non manca.
E così anche quest’anno la 5° edizione della StraOlonaRunners ha saputo regalare spettacolo ed emozioni.
Il via c’è stato qualche minuto dopo le nove, da annotare la presenza di Ivan Breda, da sempre protagonista del Piede d’Oro, che torna ad indossare le scarpe da corsa dopo nove mesi di assenza dai campi di gara a causa di un brutto infortunio. Il primo a portarsi al comando è Tavernini che guiderà il serpentone per tutto il primo chilometro, poi verrà riassorbito dal resto del gruppo.
A fare l’andatura dopo i primi mille metri ci pensa il terzetto del Cus dei Laghi ovvero Tavella, Bello e Podestà, in scia a loro Tronconi, poco più staccati Alberto Larice, Stefano Castagna e Giuseppe Bollini.
Il gruppetto di testa prosegue compatto per i primi 2,5 km, dove ad iniziare a fare selezione ci penserà la prima dura ascesa di giornata: sotto l’impulso di Tavella il terzetto del CUS dei Laghi guadagna inesorabilmente terreno, Larice in compagnia di Tronconi tenta di rispondere all’accelerazione dei tre battistrada, Bollini continua col suo passo, cercando di limitare i danni, mentre Castagna si taglia fuori di giochi.
Attraversata la zona dei maneggi ecco la discesa che riporta in valle, il terzetto di testa allunga ulteriormente, Larice e Tronconi rimangono invece abbastanza vicini godendo di circa una decina di metri di vantaggio nei confronti di Bollini, che a sua volta deve guardarsi dall’arrivo dell’arrembante Nader Rahhal. Imboccata la ciclabile che riporta verso la zona d’arrivo e dopo un paio di chilometri pianeggianti, ecco una variante di percorso rispetto al tracciato degli scorsi anni: si costeggia l’Olona prima di attraversare uno stretto ponticello sul fiume e ritrovarsi davanti il temuto e inedito muro finale.
Nel frattempo Bollini e Rahhal tornano definitivamente sotto a Larice e Tronconi, e così, poco prima di iniziare la salita conclusiva a non più di un chilometro dall’arrivo, sono quattro gli atleti che si giocano una posizione di rincalzo ai piedi del podio.
Il più brillante sule rampe dello strappo finale è il giovane Tronconi, seguito a qualche secondo da Larice, che riesce a sua volta a scollinare con qualche metro di margine nei confronti di Bollini e di Nader Rahhal.
Le ultime centinaia di metri sono pianeggianti e su asfalto: i giochi sono ormai fatti, e sotto l’arco d’arrivo sopraggiungono, nell’ordine, Gianluca Bello (31’32’’ non competitivo), Maurizio Tavella (31’39’’) e Alberto Podestà (32’47’’) ai primi tre posti.
Fra le quote rosa ci pensa a chiudere davanti a tutti i 9,1 km fagnanesi, Barbara Pavan (38’08’’), mentre alle sue si piazzano Eugenia Vasconi (38’52’’) e Martina Gioco (39’29’’).
Domenica prossima la 22° tappa del Piede d’Oro prendere il via in quel di Besozzo con  9° edizione della “Su par ul Sass”.

 CLASSIFICA MASCHILE: 1° Gianluca Bello (31’32” non competitivo), 2° Maurizio Tavella (31’39”), 3° Alberto Podestà (32’47”), 4° Alessandro Tronconi (33’10” non competitivo), 5° Alberto Larice (33’20”), 6° Rahhal Nader (33’25”), 7° Giuseppe Bollini (33’29”), 8° Daniele Ravelli (34’26”), 9° Stefano Caruso (34’36”), 10° Mario Panariello (34’41”).

CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Barbara Pavan (38’08”), 2a Eugenia Vasconi (38’52”), 3a Martina Gioco (39’29”), 4a Cinzia Lischetti (40’40”), 5a Mara Minato (41’57”), 6a Elena Soffia (42’32”), 7a Sara Zuccolotto (43’09”), 8a Valentina Ravazzani (44’20”), 9a Paola Bonetta (44’56”), 10a Cristina Bartolomei.

Mariella Lamonica
fonte playbeppe.blogspot.it