Undicesimo posto in classifica con 38 punti in 30 partite giocate: è questo il bilancio dell’Olimpia Ponte Tresa, squadra partita in estate con ben altre ambizioni. Dopo un inizio di stagione sprint, la squadra di Lavena Ponte Tresa ha inanellato una serie di sconfitte che sembrava non terminare mai; inevitabile un ridimensionamento degli obiettivi già a metà campionato e la salvezza come unica reale meta. “Le premesse erano diverse e non lo nascondiamo, ma un anno così può capitare a tutti – afferma Vincenzo Rinaldi, presidente e allenatore della compagine tresiana -. Siamo contenti di esserci salvati direttamente e non passando dai rischiosi playout; sono sicuro che ripartiremo facendo tesoro degli errori di quest’anno”.
Che cosa non ha funzionato?
“Sulla carta non eravamo inferiori a nessuno, ma credo che sia stata sbagliata la preparazione. Ad inizio campionato eravamo molto più brillanti degli altri e, infatti, abbiamo inanellato sette risultati utili consecutivi; poi siamo calati inesorabilmente dal punto di vista fisico e non siamo riusciti a risollevarci fino alla vittoria per 2-1 a Marnate nel recupero della 14^ giornata. E’ stato un periodo lungo, buio e difficile”.
E’ stata solo questione di preparazione o ci sono stati altri problemi?
“A poco a poco ci siamo accorti che la rosa era stata costruita con troppi giocatori in alcuni ruoli e pochi in altri. Ciò ha creato malumori tra alcuni ragazzi che giocavano nella stessa posizione e, dall’altra parte, buchi in zone nevralgiche del campo. Abbiamo pagato sicuramente scelte di mercato sbagliate e in più ci ha penalizzato anche qualche infortunio”.
Nonostante la stagione non sia andata secondo le aspettative, quali sono i ricordi più belli di quest’anno appena concluso?
“Mi piace ricordare i primi mesi, almeno fino alla sconfitta contro il Gavirate che ha aperto il nostro momento di crisi. Fino a quel giorno abbiamo giocato un bel calcio, divertente per i ragazzi e per il pubblico. Poi non è stato facile rimetterci in carreggiata, ma ce l’abbiamo fatta e abbiamo festeggiato la salvezza matematica in casa contro il Morazzone; anche quel 2-0 interno è da inserire nella mia speciale classifica”.
Quali sono i programmi per il futuro?
“Puntiamo ad un campionato medio-alto, non sicuramente al salto di categoria; con le nostre forze non possiamo permetterci l’Eccellenza ma dei buoni risultati in Promozione. Per arrivare a questo scopo non abbiamo intenzione di stravolgere il gruppo. Sicuramente abbiamo bisogno almeno di due innesti importanti come un difensore centrale e una punta che faccia molti gol. Puntiamo a rinforzare l’asse portante della squadra e poi integrare la rosa con altri elementi, magari giovani”.
Avete già sul taccuino qualche nome?
“Cipolletti al 90% tornerà ad essere un giocatore dell’Olimpia Ponte Tresa dopo l’esperienza di un anno in Svizzera con cui si è tolto più di una soddisfazione. E forse rientrerà alla base anche Palillo che ha risolto i suoi problemi di lavoro”.
Dal punto di vista societario cambierà qualcosa?
“Abbiamo preso contatti con Canesi, dirigente del Luino, persona capace e competente e, se l’accordo andrà a buon fine, può darci una mano. Oltre a questo, abbiamo vinto il bando per il campo di Ponte Tresa che sarà nostro per i prossimi 5 anni. Abbiamo già iniziato i lavori di ristrutturazione degli spogliatoi e abbiamo intenzione di fare un campo a 7 in sintetico e riqualificare l’intero centro sportivo. Abbiamo molti progetti da realizzare”.
Novità per quanto riguarda il settore giovanile?
“Una molto importante: abbiamo deciso di far seguire a tutti i nostri mister delle giovanili dei corsi tenuti da allenatori qualificati così che possano crescere nel rapporto con i ragazzi e nelle competenze sportive”.
Dopo un’annata con più bassi che alti, a Lavena Ponte Tresa si riparte con entusiasmo e una buona programmazione.

I bilanci delle altre realtà di Promozione:
TRADATE
GAVIRATE
MORAZZONE
UNION CAIRATE

Laura Paganini