Nnamdi Oduamadi, classe 1990, si è trasferito in Italia nel 2008 e nel gennaio 2009 è stato tesserato dal Milan, per la formazione Primavera. Nelle giovanili rossonere ha trascorso due stagioni e poi  è stato aggregato alla prima squadra debuttando il 18 settembre 2010, in campionato nella sfida interna contro il Catania, subentrando all’85’ a Filippo Inzaghi. Ha passato le ultime tre stagioni in prestito in Serie B: a Torino tre anni fa, lo scorso anno a Varese, piazza dove è ritornato nel gennaio scorso dopo sei mesi trascorsi a Brescia dove non ha trovato molto spazio. Dal suo arrivo ha giocato sempre titolare ed è reduce dalla doppietta di Reggio Calabria, che è valsa la vittoria del Varese contro la Reggina. Non è certo intenzionato a fermarsi. Vuole mettersi in mostra per ricevere la tanto desiderata chiamata dalla sua Nazionale nigeriana in vista dei Mondiali in Brasile.
“Sono molto contento per quei due gol – dice – ma non solo dal punto di vista personale., anche per la squadra perché ne aveva bisogno”. Convocato dal CT Stephen Keshi per la Confederations Cup 2013 in Brasile, ha esordito nella manifestazione il 17 giugno 2013 nella prima partita della fase a gironi contro Tahiti segnando una tripletta (prima in carriera) nel 6-1 finale diventando così il primo giocatore africano, il nono in assoluto, a realizzare tre gol nella stessa partita di Confederations Cup.
Tornando all’ultima sfida, chiudendo il primo tempo sotto di 2-0, il Varese è stato capace di rimontare e poi vincere proprio grazie al gol in extremis dell’esterno: “Abbiamo vinto 4-3 una partita durissima. Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, ma sapevamo che non era ancora finita e nella ripresa siamo entrati in campo con convinzione e abbiamo dimostrato che siamo grandi”.
Sabato il Varese affronterà un’altra trasferta, quella contro la Ternana. “Un’altra sfida molto impegnativa – il commento di Odu -, loro hanno pareggiato a La Spezia e avranno visto la nostra vittoria. Vogliamo continuare a lavorare bene e andiamo là per fare il nostro dovere”.
In campo rientrerà bomber Pavoletti. “E’ un grande giocatore – dice il nigeriano -. Ha fatto 14 gol e non è roba di poco conto. Pavo è un grande attaccante e sono molto contento di averlo in squadra perché ha dato e darà molto”.  Se in campo è scatenato, va matto per gli uno contro uno e per le conclusioni dal limite, lontano dal terreno di gioco, Oduamadi si definisce “un ragazzo timido” che sta spesso da solo. “Faccio shopping, ascolto musica, ballo, esco con gli amici. Ne ho pochi ma sono cresciuto così”.

Elisa Cascioli