Tre carriere che riassumono la storia del Varese degli ultimi anni e che continueranno a scriverla anche il prossimo. Capitan Leonidas Neto Pereira, Gianpietro Zecchin e Daniele Corti hanno rinnovato il loro legame con quella che oramai è diventata una maglia tatuata al petto. I tre biancorossi giocheranno sotto il Sacro Monte fino a giugno 2015. Dopo le anticipazioni che abbiamo raccolto questa mattina dal direttore generale Enzo Montemurro, ora la notizia è stata ufficializzata dalla società.
I due centrocampisti, Zecchin e Corti, sono arrivati a Varese nel giugno 2009 e hanno entrambi collezionato la bellezza di 164 presenze. Zecco ha firmato 16 reti, mentre Corti ne ha segnate due: la prima quando la squadra era in Prima Divisione, la seconda, che è coincisa con il suo primo gol in Serie B, nel dicembre scorso a Siena. Zecchin è nato a Camposampiero il 5 maggio 1983, Corti è nato a Cantù il 16 maggio nel 1980.
Il numero 10 è arrivato al Varese sei mesi dopo i compagni: era il gennaio 2010. Nato in Brasile, a General Carniero, il 4 gennaio 1979 ha compiuto 35 anni. In totale ha vestito la maglia biancorossa 135 volte e ha insaccato 24 reti, una sola quest’anno.
Neto e Corti, dati partenti nel calciomercato di gennaio, hanno ribadito il loro legame con questa città e con la squadra biancorossa: con Zecchin hanno giocato 463 gare in tre. Adesso le bandiere del Varese sventolano ancora più in alto.
“Avevamo già intenzione di rinnovarli – il commento del direttore generale Enzo Montemurro –. La stima nei loro confronti da parte della società è immensa. Sono lo zoccolo duro, hanno sempre rappresentato le basi sulle quali costruire la squadra. Si sono mostrati intelligenti capendo la difficoltà economica e sono stati bravi ad abbassarsi l’ingaggio, tutti e tre”.
Sulla ventilata partenza di Corti e Neto a gennaio, il d.g. chiarisce: “Si era mosso concretamente qualcosa, ma alla fine la trattativa non è andata in porto. Neto? Sappiamo che è delicato, ma anche se gioca solo venti minuti è lo stesso importante”.
In ballo ci sono anche altre situazioni, ma “le tratteremo dopo Pasqua, speriamo a salvezza raggiunta”. Si tratta anche del rinnovo di Sottili: “Abbiamo intavolato il discorso, ma prima pensiamo a raggiungere la fatidica quota 50”.

Elisa Cascioli