Cristian Gnodi è un ragazzo come tanti di 25 anni, che vive a Sesto Calende e studia scienze motorie all’Università Statale di Milano. Tre sono i suoi amori più profondi: Vasco Rossi, la Juventus e quella palla arancione a spicchi che tiene fra le mani da quando, in quarta elementare, l’ha incontrato per la prima volta.
E così a 10 anni fu amore a prima vista. Ma non un amore platonico, bensì un amore ampiamente corrisposto che ha spinto Cristian ad inseguire e maneggiare quella palla su diversi parquet, quali, oltre Sesto Calende, Borgoticino e Arona. cristian gnodi
Poi dei problemi al ginocchio lo hanno spinto a fermarsi, ma la voglia di continuare a frequentare quei palazzetti e di fare canestro era troppa per appendere così giovane le scarpe al chiodo, dunque da settembre la decisione di indossare nuovamente la maglia biancoblu del proprio paese e di disputare il campionato Uisp.
La simpatia contagiosa e l’irrefrenabile voglia di fare non sono le uniche caratteristiche di Cristian: a tre anni, per cause ancora sconosciute, perde un senso, l’udito, e da lì in poi la sua vita si affiancherà, inesorabilmente, ad un apparecchio acustico.
“A giugno è arrivata una chiamata inaspettata da parte della Nazionale Italiana Sordi: mi si è aperto un mondo – afferma con gioia il 25enne – sono andato a Bologna per tre giorni ed ho conosciuto oltre che ragazzi davvero in gamba, il direttore tecnico Tommaso Graziosi il quale mi ha dato tutte le informazioni del caso”. Da lì la curiosità di saperne di più e di mettersi concretamente all’opera: “A causa della crisi economica sono due anni che il campionato per questa categoria non è attivo, ma nel 2015 tornerà protagonista e così ho contattato subito la Asd Gs Ens Varese, ovvero la Società Sordi (che ha già le squadre di calcio, sci, mountain bike ndr) che ha accolto con piacere la mia richiesta di istituire anche la squadra di basket”, afferma ancora Cristian. cristian gnodi2
Da lì è partita la caccia ai giocatori nonché agli sponsor che possano dare una mano concreta alla squadra, affinchè le possa essere garantito un futuro.
E così anche Varese prenderà parte alla tre giorni bolognese (il 4, 5, e 6 giugno) e sfiderà le compagini di Palermo e Ravenna, nonché la superfavorita al titolo Pesaro, squadra che da due anni partecipa all’Eurocup, e che nell’ultima edizione ha conquistato la medaglia d’argento.
Ma come si sta preparando Varese all’avvenimento? Al momento la rosa non è ancora stata resa pubblica, ciò che è certo è che una serie di raduni accompagneranno i varesini in questo percorso che li separa dal campionato ufficiale: il primo sarà il 31 gennaio/1 febbraio ed avverrà fra Sesto Calende e Malnate, poi via via tutti gli altri.
“Per adesso non posso far altro che ringraziare il mio amico Mauro Dori per la sua immensa disponibilità oltre che tutte quelle persone che mi hanno scritto per congratularsi e starmi vicino. Gli obiettivi ci sono e sono tanti, ma primo fra tutti sicuramente dare il là ad una squadra solida, che possa durare nel tempo e, perché no, togliersi qualche soddisfazione, oltre quello di mettersi in luce il più possibile: ciò che vorrei davvero è far conoscere questa realtà, creare eventi ad hoc, ed iniziare a collaborare con le società della provincia e delle zone vicine per rafforzare la squadra, ma anche e soprattutto per dire “Ci siamo anche noi””, conclude lo studente varesino.
La Società di Basket Sordi Varese c’è, e non mancano nemmeno gli ingredienti per creare un movimento che lasci il segno: ora sarà il tempo a dare tutte le risposte e non solo sul parquet.
Yes, we can” diceva qualcuno.

Mariella Lamonica