VARESE – Dopo il meteo inclemente di ieri, quello che piove oggi alla Schiranna sono medaglie azzurre. La mattinata delle finali dei Mondiali Under 23 sul Lago di Varese è iniziata con due medaglie di bronzo e un oro e l’ultima giornata di gare è proseguita con uno storico argento. Sommate a quelle di ieri, in totale l’Italia ottiene sul campo di casa 7 medaglie su 21 competizioni.

Il primo a salire sul podio è stato Francesco Pegoraro (Sispot Fiat) nel singolo Pesi Leggeri. L’italiano interpreta nel migliore dei modi la gara attaccando sin dallo stacco dai blocchi di partenza. A 1400 metri l’azzurro attacca la Turchia e si porta terzo a ridosso delle battistrada. Negli ultimi quattrocento metri il tifo della Schiranna lo solleva letteralmente dalla barca e lo proietta sul podio mondiale in attacco alla Turchia che reagisce e arriva seconda. Italia è bronzo.
Poco dopo l’Italia sale ancora sul terzo gradino del podio con Gravina, Di Seyssel, Oppo, Di Girolamo nel 4 senza PL. In questa specialità l’Italia era campione del mondo uscente.  Quarta nella prima frazione dietro a Turchia, Spagna e Gran Bretagna che si dividono, rispettivamente, le prime tre posizioni. A metà gara l’Italia ricupera una piazza e transita terza.  Sul finale la barca azzurra viene attaccata dalla Germania in grande rimonta mentre a sua volta l’Italia attacca la Gran Bretagna e solo il fotofinish decreta il podio dopo un finale al cardiopalma. Italia è bronzo per soli sette centesimi sulla Germania.
In finale nel doppio femminile, Veronica Paccagnella e Eleonora Denich arrivano seste. La soddisfazione più grande arriva nel due senza maschile. L’Italia si porta a casa un oro strepitoso dettando le regole del gioco e imponendo il ritmo. Gli azzurri Matteo Loro e Giuseppe Vicino (foto in alto) a 250 metri dal traguardo spingono sull’acceleratore e si staccano dall’Australia e dagli altri avversari ormai attardati.

Non mancano le delusioni. Nelle successive due gare azzurre, l’Italia deve accontentarsi di due medaglie di bronzo. La prima arriva nel doppio pesi leggeri maschile, gara in cui è la Germania a dettare il ritmo di gara seguita da Francia e Olanda mentre l’Italia è quarta ai 500 metri. A metà gara le posizioni non cambiano ma l’Italia dal quarto posto attacca e si piazza a ridosso dell’Olanda che tenta di mantenere salda la posizione sul podio. A 1500 metri ancora quarti gli azzurri mentre l’Olanda è seconda dopo l’attacco alla Francia. Sul finale l’Italia di Federico Gherzi (SC Esperia), Nicolò Forcellini (CC Saturnia) è quarta. La Germania vince il titolo portandosi dietro sul podio, rispettivamente, Olanda e Francia. Italia quarta mentre sulle tribune arriva anche il Governatore della Lombardia Roberto Maroni.

Altro quarto posto nel quattro di coppi maschile di Tiziano Evangelisti (CC Civitavecchia), Andrea Crippa (SC Lecco), Alessandro Laino, (Fiamme Gialle), Michele Manzoli (SC Baldesio). Grand’Italia che passa terza al rilevamento del primo intertempo subito dietro alla Svizzera, campione del mondo uscente, e all’Ucraina. A metà gara l’Italia è quarta dopo aver subito l’attacco da parte della Germania, ma non si perde d’animo e riparte nuovamente. Sul finale grande serrate da parte della barca azzurra mentre la Svizzera continua la sua corsa verso il traguardo. Italia in attacco sulla Germania per la terza piazza, ma il traguardo è troppo vicino e delinea definitivamente il podio con la Svizzera a vincere seguita da Ucraina seconda e Germania terza, mentre l’Italia rimane ai piedi del podio per meno di un secondo.

Alle 14, nella penultima gara di giornata, si realizza il sogno di Chiara Magnaghi (SC Moltrasio) che vince la medaglia d’argento nel singolo femminile. Grande progressione per lei che, dopo essere partita lenta, quarta ai cinquecento metri a metà gara è terza dietro a Lituania e Germania. A 1500 Sara scavalca la barca tedesca si piazza seconda dietro alla Lituania, negli ultimi duecento metri la tribuna della Schiranna esplode per lei e la “solleva” dalla barca facendola volare in seconda posizione per vincere con eleganza e decisione una medaglia storica per il canottaggio italiano.

I Mondiali Under 23 terminano con la gara più affascinante, quella dell’ammiraglia maschile in cui gli azzurri lottano per il quarto posto e alla fine tagliano il traguardo in quinta posizione. Primo posto per la Nuova Zelanda, argento per Australia e bronzo per il Stati Uniti. Fuori dal podio la Germania. A premiare i vincitori Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia.
La manifestazione è terminata con la cerimonia di chiusura in cui Jean Christophe Rollan, presidente della Fisa, ha ringraziato il territoria, la Canottieri Varese, la Provincia, il Comune e la Regione Lombardia.
Sono state consegnate due medaglie d’onore: la prima a Dario Galli, ex presidente del Comitato Organizzatore che ha dato le dimissioni in corsa, rappresentato da Claudio Cerani. La seconda medaglia d’onore è invece stata consegnata ai volontari che hanno svolto un ruolo fondamentale.

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Elisa Cascioli