Si avvicina la terza giornata di campionato che metterà di fronte Varese e Lanciano (domani a Masnago alle 15). I biancorossi, reduci dalla sconfitta di Carpi, affrontano una squadra che ha iniziato bene pareggiando col Catania e vincendo contro il Modena. “Gli avversari hanno fatto un ottimo campionato l’anno scorso. Quest’anno hanno iniziato bene e sono sempre una squadra tosta e dura. Per questo sarà una partita difficilissima” dice Gianpietro Zecchin, uno dei punti di riferimento del Varese che si appresta a prolungare il suo contratto. “C’è stato qualche contatto con la società, ma intanto penso a giocare. Non penso ci siano problemi a rinnovare – le sue parole in conferenza stampa -. Questa è la sesta stagione per me in biancorosso ed è un orgoglio mio personale andare avanti con questa maglia, ma non c’è fretta. Varese è stato il passaggio più importante della mia carriera. Qui ho vinto un campionato e ho rischiato di andare in A più volte; ho fatto le prestazioni sul campo più belle. Devo tutto a Varese nel senso calcistico”.

ZecchinAl momento la società ha deciso che la squadra non andrà più in ritiro prima delle sfide casalinghe. Come vivrà Zecchin questa vigilia? “Dopo l’allenamento taglierò i capelli, poi magari vado a fare spesa con i miei due bimbi Niccolò e Rachele e starò a casa con loro. Anche da altre parti come Padova e Alto Adige mi è capitato di non andare in ritiro. Da parte mia non è che sono contro i ritiri però non è che andarci fa vincere o perdere la partita o ti dà qualcosa in più. In trasferta è giusto, quando l’indomani si gioca in casa se uno sta a casa e dorme nel proprio letto è la stessa cosa. Ovvio che se e qualche ‘deficiente’ esce e va a fare i fatti suoi è meglio andare in ritiro”.

Come avete vissuto questa settimana? “Dopo Carpi col mister abbiamo parlato degli errori fatti. Siamo andati in difficoltà su alcune giocato loro. Il Lanciano gioca col 4-3-3 o 4-5-1 e vedremo se gli errori li abbiamo capiti o meno. Come sto? Fisicamente sto bene. Domenica non ho fatto una partita da ricordare e si può sempre fare di più. Un giocatore come me qui deve sempre dare qualcosa in più. Il mio ruolo? Lo scorso anno ho fatto il regista per necessità. Mi adatto e cerco di fare il meglio però, ho sempre fatto l’esterno e mi viene più naturale. Se ci sarà da fare il centrale non ci sarà alcun problema. In qualsiasi ruolo si giochi comunque in campo si corre. L’esterno deve aiutare difesa e attacco, deve concludere, quindi è un ruolo delicato. Non sono un esterno ‘di gamba’ come invece possono essere Cristiano e Falcone che hanno più corsa”.

Elisa Cascioli