Gheller_NovaraMavillo Gheller è il doppio ex di Varese e Novara, due squadre alle quali è particolarmente legato. Le considera due tappe importantissime della sua carriera. Sabato le due squadre si ritroveranno di fronte come avversarie. Nelle ultime stagioni la sfida è sempre stata particolarmente sentita e ha sempre messo in palio qualcosa di importante. Quella di sabato non è da meno, anzi. Le due formazioni si giocheranno la salvezza. Sono a pari punti a quota 43 e vincere vorrebbe dire poter sperare di evitare i playout.
“E’ una partita che non avrei mai voluto vedere per quello che mette in palio – commenta Gheller -. Negli ultimi anni è sempre stata bella da vedere, ma purtroppo c’è in palio qualcosa di pesante. Non me ne voglia il Cittadella, ma Varese e Novara sono due piazze che meritano la Serie B e vorrei si salvassero”.

Nato a Busto Arsizio il 3 agosto 1975, Gheller ha iniziato proprio nel settore giovanile del Varese: “Questa società mi ha dato una grande opportunità: quella di poter iniziare e di prepararmi a diventare un professionista. Per questo sarò sempre legato maggiormente a questa squadra che oltretutto è casa mia”. Gheller ha esordito in maglia biancorossa nel lontano 1992 e vi è rimasto fino al 2001: un lunghissimo periodo intramezzato da una stagione a Monza (1995-1996) e una proprio al Novara (1996-1997). Nel 2001 è passato al Pavia e poi ha giocato nel Treviso e nella Pistoiese prima di tornare al Novara giocandoci dal 2007 al 2011. “E’ stata una conquista tornarci perché dopo anni bui ci siamo presi delle rivincite. La gente ha capito e mi ha applaudito. Varese e Novara sono due capitoli importantissimi perché ho vinto con tutte e due le squadre”.

VARESE (VARESE) VARESE CALCIO '00-'01 X VITO ROMANIELLO Negativo n.47237Venendo al presente, Gheller analizza le stagioni di tutte e due le squadre: “E’ stata una stagione confusionaria del Varese. E’ partito bene, poi ha avuto un calo e ha cambiato allenatore. Puntava ai playoff, ma si è ritrovata dove non pensava. Ci sono stati altri due cambi di panchina e anche l’avvicendamento del direttore sportivo, insomma, sono successe tante cose, tanti cambiamenti in una singola stagione. Magari c’è un po’ di caos anche a Novara e magari sono stati più bravi a nasconderlo”. Il Varese è stato affidato al varesino Bettinelli su decisione di un altro varesino, il direttore sportivo Ambrosetti subentrato a Milanese. “Conosco molto bene Lele – dice Gheller -. Ci ho giocato insieme proprio nel settore giovanile del Varese. E’ una persona equilibrata ed è quello che serve a Varese. Delle due squadre presto avversarie conosco quasi tutti e sono in contatto con parecchi giocatori. Gli stati d’animo sono diversi. Il Novara è tutto il campionato che si ritrova a ridosso della zona calda, mentre per il Varese è stata una brutta sorpresa. Il non essere preparati può far subentrare la paura, ma in questa partita non è possibile fare un pronostico. Può succedere di tutto. Che partita mi aspetto? Direi non bella. Regna l’esigenza di far punti e ci sarà poco spazio per la qualità. Conta la concretezza”.
Gheller la definisce “una partite decisiva, ma che in realtà non decide. Non finisce tutto sabato. Incredibilmente anche chi perde potrà ancora sperare”.

Elisa Cascioli