La trasferta ad Avellino è alle porte, e in casa Cimberio l’attesa di ritornare a giocare in campionato è tanta.
Lo sa bene Fabrizio Frates che però apre la conferenza stampa con un opensiero ad un grande del basket venuto a mancare: Gianni Asti.
“E’ stato uno degli allenatori più importanti non solo a livello varesino -racconta- ma anche e soprattutto del basket italiano in generale. Era tanto che non lo vedevo, ma la sua scomparsa lascia in tutti noi un grande vuoto”.
Cambiando discorso, “quella contro Avellino sarà una partita assolutamente delicata perché viene dopo quindici giorni di stop e in più troveremo contro un team che ha aggiunto un giocatore nuovo (Je’Kel Foster, ndr) che non ci dà modo di fare prevesioni. Dopo i saluti di Dean e Richardson hanno dato ottimi segnali di ripresa espugnando il parquet di Roma con una grande prestazione. Possono giocare con tre lunghi, dal momento in cui anche Dragovic è stato coinvolto nella posizione di 3, ma anche con tre piccoli, soprattutto ora che possono contare su Foster”.
“Per quanto riguarda noi -prosegue- abbiamo fatto quindici giorni di lavoro anche se con qualche intoppo; oltre al mal di denti di Banks che lo ha limitato per tutta la settimana, questa sera ci si è messa pure una ‘scavigliata’ di Polonara, le cui condizioni potranno essere valutate solo domani mattina. C’è da dire che recuperiamo al 100% i lunghi Johnson e Scekic, con quest’ultimo che dopo aver lavorato a parte per una decina di giorni, ha ripreso totalmente oggi gli allenamenti con il gruppo”.
La chiave del match? “Sappiamo benissimo che loro hanno grandi tiratori sul perimetro, soprattutto con Cavaliero e Lakovic, oltre che i miglior rimbalzisti del campionato. Il nostro lavoro dunque dovrà essere fatto in questo senso, lavorando sul taglia/fuori e sui secondi tiri. Meno concediamo a loro, meglio è”.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)