La quiete prima o dopo la tempesta? Questione di punti di vista. Dopo settimane ricche di colpi di teatro sul fronte societario (al momento rimaniamo alla cessione annunciata da Vavassori e alle avances tutte da concretizzare della cordata rappresentata dall’avvocato Roberto Golda Perini), la calma piatta fuori dal campo non è che il degno contraltare della Pro Patria reloaded sul terreno di gioco (3 vittorie nelle ultime 4 a mercato praticamente chiuso). Il turno di stop del campionato ha permesso quindi a Colombo (che verrà ancora sostituito in panchina da Colleoni) di provare le soluzioni in vista dell’impegno di domenica con il Vicenza. In particolare, a togliere il sonno al tecnico brianzolo, sarà l’assenza per squalifica di “Nonno Teo” Serafini, nume tutelare del gruppo e autore di tre reti da sei punti nelle ultime vittorie con San Marino e Reggiana. Candidati a surrogare il capitano biancoblu saranno Moscati (letteralmente uscito dai radar nelle ultime settimane), Giorno e Mella. Probabile l’impiego di questi ultimi con il prestito dall’Inter come punta centrale. Intanto i prossimi avversari in oroscopo hanno recuperato il match con il Feralpi Salò passeggiando al “Menti” per 4-1.
Ma mentre la squadra si gode due giorni di riposo, l’ambiente tigrotto è scosso dalla notizia della scomparsa di Giorgio Campo, il presidente della rinascita post gestione fallimentare di Filippini e del successo nel campionato di Eccellenza della stagione 93/94. Una presidenza la sua, a torto considerata “minore”, che con ruspante entusiasmo ha invece gettato le basi per la storia recente del club bustocco. I funerali si terranno lunedì alle 14 presso la Chiesa di San Michele a Busto Arsizio. Per una Pro Patria che pensa al futuro, un pezzo di storia che se ne va.

Giovanni Castiglioni