Cari lettori di Varesport, parte da oggi una nuova rubrica dedicata interamente al mondo Csi. Vi accompagneremo alla scoperta di quelle realtà locali che ogni settimana vedono impegnati centinaia di amatori e amanti dello sport nella provincia di Varese. Raccoglieremo testimonianze e sensazioni direttamente da chi vive in prima persona l’ambiente e l’atmosfera del Csi, per portarvi a stretto contatto con quello che di volta in volta vi racconteremo.

premiazioni csi sett 14Ma che cos’è esattamente il Csi? Questa sigla significa Centro Sportivo Italiano e indica un’associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato, che promuove lo sport come momento di educazione, crescita, impegno e aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. Proprio per quest’ultima ragione, il Csi promuove una concezione dello sport basata sulla morale cattolica e concentrata sul nucleo dell’oratorio.
La filosofia viene riassunta dalla frase “ad ognuno il proprio sport“, cioè uno sport dove ognuno può trovare espressione e opportunità per sé stesso, dal punto di vista tecnico come anche da quello economico.
Il Csi rappresenta la più antica associazione polisportiva attiva in Italia e la sua fondazione risale al lontano 5 gennaio 1944, giorno in cui fu approvata l’iniziativa del prof Luigi Gedda di intraprendere la costituzione di un organismo specializzato per lo sport, con la denominazione di “Centro Sportivo Italiano“.
Nell’autunno del 1944 viene approvato il primo Statuto del Csi, il cui fine diviene “sviluppare le attività sportive ed agonistiche guardando ad esse con spirito cristiano come ad un valido mezzo di salvaguardia morale e di perfezionamento psicofisico dell’individuo“.
È il principio cardine dell’Associazione: il Csi è promosso da cristiani, ma è aperto a tutti e collabora con tutti coloro che si impegnano per uno sport a servizio dell’uomo. La nuova associazione si forma inizialmente all’ombra dei campanili: le sue società sportive si sviluppano attorno agli Uffici Sportivi Diocesani e sono espressione, per la maggior parte, di Parrocchie e Istituti religiosi.
Sono trascorsi ormai più di cinquant’anni da quella volta, eppure il Csi continua ad attirare e ad essere un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano praticare sport a livello amatoriale, spinti dalla passione per l’attività fisica e motivati dal desiderio di sentirsi parte di un gruppo.

scudetto csi 2013-14Ad oggi, il Centro Sportivo Italiano è organizzato a livello nazionale attraverso l’organo di Presidenza nazionale e del Consiglio nazionale avente sede a Roma. L’organizzazione del Csi a livello regionale è di competenza dei Comitati regionali (uno per ogni Regione italiana), che coordinano il lavoro di più di 150 Comitati presenti a livello provinciale e territoriale.
Dando uno sguardo ai numeri, salta subito all’occhio il dato riguardante gli atleti che praticano sport Csi: ben 1.031.563, mentre le società sportive e le squadre presenti in Italia sono rispettivamente 13501 e 42000. Arbitri, allenatori, giudici e dirigenti sono 101.000 e 8.388.607 le ore annuali di impegno gratuito e volontario che ciascun atleta dedica alla pratica sportiva. Il Csi abbraccia un totale di 73 discipline sportive, dalle più conosciute e praticate come il calcio e il basket a quelle meno note come il tennis tavolo e il biliardino.

Nel corso del nostro percorso andremo a esplorare e a raccontarvi tutte le curiosità relative al mondo Csi intervistandone i diretti protagonisti e andando “sul campo” per conoscere appieno le realtà della nostra Provincia. Appuntamento quindi alla prossima puntata, nella quale vi illustreremo i segreti e le curiosità dello sport più praticato in ottica Csi, il calcio a 7.

Marco Mazzetti e Indro Pajaro