Cuore, determinazione, grinta e anche un pizzico di fortuna, elemento che quest’anno, il più delle volte, è mancato.
Sono stati questi gli ingredienti principali della vittoria di ieri della Cimberio Varese in quel di Bologna, che hanno alimentato una speranza playoff ancora viva nell’animo dei giocatori biancorossi.
Encomiabile la prova di un Adrian Banks che da quando è tornato a Varese ha risollevato il morale di una piazza scossa da un inizio di stagione inaspettatamente deludente e che, accecata da una stagione come quella precedente, pretendeva di rivivere le emozioni degli “Indimenticabili” pur sapendo dentro se stessa che ciò non sarebbe potuto succedere. Al suo fianco però per la prima volta hanno ben giostrato i compagni che con umiltà e coraggio si sono compattati tenendo botta all’orgoglio infinito di una squadra come Bologna che, dopo ieri, non ha più niente da chiedere al proprio campionato.
E così, ecco spiegate le grandi prestazioni di De Nicolao e Scekic; il primo, decisivo su entrambi i lati del parquet, ha guidato i suoi con la grinta che l’ha sempre contraddistinto, nel bene e nel male. Il secondo, invece, abile a far valere la propria esperienza anche oltre ai limiti fisici imposti dall’età. E poi, a cascata, Polonara, Ere, Rush (decisivo come mai), perfino Mei che ha avuto la “faccia tosta” di fronteggiare con coraggio un certo Matt Walsh, rendendogli la vita piuttosto complicata.
Certo, rimangono ancora dei punti interrogativi come Johnson, Sakota e Stoglin (i primi due “peccano” di continuità, mentre il terzo, come normale che sia, è ancora troppo fuori dagli schemi di squadra); ma se Bizzozi, la cui mano già si percepisce dopo l’addio di Frates, riuscirà a sistemarli, allora i playoff, da sogno, possono trasformarsi in dolce realtà.

Marco Gandini
(foto di Simone Raso)