L’attuale patron Nicola Laurenza lo ha tirato in ballo nella conferenza stampa fiume di lunedì scorso in cui con assoluta trasparenza ha spiegato a tutti ogni minimo dettaglio della situazione economica della società. Il numero del Varese ha parlato della necessità di trovare nuovi soci, della vicinanza dimostrata dalla famiglia Sogliano, dell’assenza di ogni tipo di contatto con Rosati e della disponibilità che ha riscontrato in Claudio Milanese (in foto al “Franco Ossola” 25 anni fa), “una persona che mi è vicina”. Ex presidente del Varese Football Club nelle stagioni ’88-’89 e ’94-95, l’imprenditore varesino è stato l’anima del club negli anni Novanta, assieme a una cordata di imprenditori come Cesare Bernasconi, Guido Borghi, Paolo Binda e Luigi Orrigoni.
“Sinceramente sono molto preoccupato per l’attuale situazione economica della società – ci dice Milanese -. Sapevo ci fossero delle difficoltà, ma della gravità delle cose ne sono venuto a conoscenza soltanto pochi giorni fa. Spero che tutto si sistemi e vada per il meglio. Sono in contatto con Laurenza e lui stesso mi ha spiegato che le garanzie ci sono e che la squadra riuscirà ad iscriversi. Sul futuro c’è un punto di domanda. Lui è fiducioso, ma da solo non può farcela. Io mi darò da fare”.
Per Milanese, il “suo” calcio “è oramai un’epoca lontana. Oramai sono 15 anni che ne sono fuori e non lo riconosco più. Mi occupo di altre cose, ma il Varese non smetterò mai di seguirlo”.
Sulla situazione economica aggiunge: “Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Il sistema da solo non può reggersi, va cambiato tutto. Tutte le estati ci ritroviamo con squadre in difficoltà che hanno accumulato debiti oltremisura. I nostro Mondiali sono stati uno specchio di tutto ciò e personalmente sono molto perplesso”.

Elisa Cascioli