È ancora tanto l’entusiasmo a Varese dopo la splendida vittoria della Openjobmetis ai danni di Cantù, in quello che è stato il match di apertura della stagione biancorossa.
Una vittoria quasi inaspettata, e quindi ancora più bella, soprattutto dopo un precampionato che aveva lasciato nei sostenitori più dubbi che certezze.

“Lo avevamo detto -conferma il GM Cecco Vescovi-. Quello successo in preseason è stato figlio di situazioni e contrattempi vari che hanno ostacolato la nostra crescita di squadra: tante partite, pochi allenamenti, acciacchi ed infortuni che, inevitabilmente, non ci hanno mai fatto esprimere al massimo del nostro potenziale. Finite le amichevoli, abbiamo avuto una settimana tutta intera di allenamenti che è stata molto positiva e che già ci aveva trasmesso molta fiducia. Eravamo sicuri che contro Cantù avremmo visto una squadra diversa da quella vista fino a quel momento. E così è stato. Abbiamo ancora tanti margini di miglioramento, soprattutto se riusciamo a trovare continuità”.Openjobmetis Varese-Acqua Vitasnella Cantù. Schiacciata di Ed Daniel

Quali sono stati i meriti di Pozzecco?
“È stato capace di trasmettere a tutto il gruppo una gran voglia di vincere e di provarci infondendo il giusto entusiasmo, fattore assolutamente importante in uno sport come il nostro. Lo ha fatto fin dal primo giorno, costruendo con i giocatori un rapporto sincero e di schiettezza, sia nel bene che nel male, che ha creato una grande sintonia. La vittoria di ieri ne è stata la testimonianza lampante; quando si parte bene, poi, è tutto molto più semplice”.

Grande vittoria di gruppo, ma c’è qualcuno, o qualcosa, che ti ha impressionato maggiormente?
“Senza ombra di dubbio i minuti giocati da Balanzoni. Questo fatto ha trasmesso grande spirito e tanta voglia di ottenere risultato. Jacopo è stato colui che ha dato la conferma a tutto il gruppo di poter arrivare fino in fondo per conquistare i 2 punti in palio, grazie ad una prova intelligente e di sacrificio”.

Prima, durante e dopo la partita, un pubblico da applausi.
“Ha confermato ciò che ha sempre dimostrato negli ultimi anni sia nei buoni che nei cattivi momenti. A Varese i tifosi possono essere davvero il sesto uomo in campo, soprattutto in certe sentite occasioni. Speriamo di riuscire a contraccambiare il loro affetto e la loro presenza con prestazioni sulla scia di quella di ieri”.

Marco Gandini