Carrarese – Pro Patria? X!! “Eh no, non scherziamo, quella volta finì 3-0!” Sarà che la maglia gialloazzurra l’ha vestita per tanti anni, sarà che la memoria regge più della finzione cinematografica, ma Gianmarco Remondina non ha nessuna voglia di indossare i panni di Franco Alfano (al secolo Diego Abatantuono) turlupinato dalla schedina farlocca di “Eccezzziunale…veramente”. Già, perchè Il tecnico bresciano, di quella Carrarese allenata da Orrico, era il mediano di lotta (parecchia) e di governo (un po’ meno).
“A dirla tutta, ho un ricordo più vivo di un successo allo “Speroni” per 1-0″, che, purtroppo per i cuori biancoblu, fa coppia con lo 0-2 shock dell’andata. Quella fu la prima gara sulla panchina dei marmiferi, appena ereditata dalla infelice gestione di Braghin.
Remondina (19 punti in 15 partite e una striscia aperta di 5 risultati utili), non si fida dei tigrotti: “Colombo ha fatto un gran lavoro e, nonostante le cessioni di gennaio, la squadra ha gioco e una forte identità”. Da novembre è però cambiata molto anche la formazione toscana: “Abbiamo recuperato Cellini (sue 3 delle ultime 4 reti) che è mancato per due terzi di stagione a causa di un’ernia cervicale. Mancheranno Dettori (squalificato) e Merini, ma abbiamo un buon gruppo e sapremo fare fronte alle assenze”.
Nell’ultima giornata Colella ha alzato un polverone affermando che “ci fossero le retrocessioni, questi ragazzi (riferito ai giocatori della Pro Patria, ndr) si farebbero gol da soli”. Remondina dissente: “Mai come quest’anno ho assistito a gare tirate fino all’ultimo”. Sì, ma allora quali possono essere gli obiettivi di questa stagione platonica anzichenò? “Tirare dentro nel gruppone delle ultime anche Lumezzane e Feralpi”.
Intanto, il ginnasio biancoblu recupera il docente in Scienza della Mediana Giampaolo Calzi, cui spetterà il compito di prendere per mano un gruppo che ha comunque dimostrato, con il Como, di poter badare a sè stesso. In ballo per domenica c’è solo la maglia lasciata orfana da Serafini ancora ai box causa rosso diretto rimediato a Venezia. Nella consueta partitella a domicilio, Colombo ha affiancato Moscati a Mella. A lume di naso, considerata la poca benzina di entrambi, possibile una staffettona tra il livornese e Chiodini con Giorno di conserva. Tornando a Remondina, inevitabile l’accenno al numero uno del club: “Buffon è un presidente attento e stimolante. Quando sono arrivato, mi ha chiesto una classifica migliore e di rispettare il dna della squadra”. E quale sarebbe? “Lottare per 90 minuti ed essere duri come il marmo“. A Busto, sono già pronti martello e scalpello.

Giovanni Castiglioni