Sportlandia Tradate tutta nuova. Soprattutto nell’anima.
Il club biancoverde chiuso nel giugno scorso un ciclo importante, ma legato a filo doppio alla figura di coach Giulio Besio, ricomincia la sua avventura in serie C2 declinando in modo forte un concetto “autarchia”. Primo passo, assolutamente indispensabile, per centrare questo obiettivo era trovare un allenatore, Matteo Alberio, disposto a sposare senza riserve la linea strategica dettata dai dirigenti.
“Una linea che mi vede decisamente convinto perché – commenta Alberio -, la prima squadra, in una società come Tradate, dovrebbe, anzi, deve essere il più possibile espressione del lavoro svolto in un settore giovanile che, lo dicono i numeri e i risultati, ha buonissime tradizioni. Negli anni passati, per diverse ragioni, questa volontà è stata disattesa, ma adesso lo staff dirigenziale vuole giustamente riportare il “focus” sui giovani prodotti di casa nostra, aumentare la cifra di indigeni presenti nel roster e, in buona sostanza, rendere visibile, possibile, ancora più concreto il passaggio naturale tra settore giovanile e prima squadra”.
Il club ha pensato a te come “traghettatore” del progetto: sensazioni?
“Prima di tutto vorrei dire che la scelta della società mi onora e – continua Matteo -, mi sento due volte responsabilizzato. La prima perché, essendo cresciuto cestisticamente a Tradate sento il peso di dover fare bene. La seconda perché so che, anche dal mio lavoro, dipenderà la buona riuscita del nuovo corso. Poi, dopo tanti anni spesi con i nostri giovani e in qualità di assistente a Rovello Porro tra serie D e C2, sono felice che mi sia stata offerta questa opportunità da capo allenatore. Una “chance” che, tra l’altro, penso arrivi al momento giusto della mia carriera”.
Declamaci, dunque, i particolari di cosa succederà nel 2014-2015…
“Abbiamo costruito una squadra con sette giocatori-chioccia – Fogato, Marzorati, Anselmi, Turconi, Acerbi, Bernasconi e Brivio -, che saranno chiamati ad aiutare e svezzare il gruppetto di Under – Gagliardi, Gottardello, Cattaneo, Figuriello, Clerici e Castiglioni -, che saranno parte integrante del gruppo”.
Prospettive tecniche?
“Il nucleo base si è molto ringiovanito e, con questa premessa, è ovvio che proveremo ad esportare in C2 uno stile di pallacanestro diverso, ma adeguato alle nostre caratteristiche. Quindi: velocità, corsa, atletismo, difesa pressante, costante aggressività sui due lati del campo, specialmente in difesa. Insomma: la più classica emanazione, a livello senior, del basket in uso nelle categorie giovanili”.
Obiettivi dichiarati di classifica?
“Il primo obiettivo non può che essere la salvezza, ma io ho grande fiducia nei miei giocatori e sono sicuro che voglia di migliorare, di dimostrare qualità e talento, entusiasmo, volontà e passione profusa nel nostro lavoro settimanale ci daranno una grossa spinta per raggiungere qualcosa in più”.

Massimo Turconi
(in foto Alberio, dal minibasket alla pallacanestro dei “grandi”)