Emanuel Benito Rivas, argentino classe 1983, con la maglia biancorossa ha giocato 11 volte, realizzando un gol tra gennaio e giugno del 2012. I sei mesi targati ‘Maran’, tanto per intenderci, culminati con la delusione della serie A sfumata nella finale con la Sampdoria. Sei mesi sono pochi per vivere una piazza eppure Rivas a Varese ha lasciato un pezzo di cuore: “Ricordo quel periodo con grande piacere -ci dice l’esterno ora allo Spezia- un gruppo fantastico, un risultato importante che però non ha avuto l’esito finale che ci aspettavamo”.

RivasGolNel corso della sua carriera Rivas ha incrociato due volte l’ultimo acquisto del Varese Martino Borghese: prima con la maglia del Bari e poi, nella scorsa stagione, giocandoci insieme per sei mesi allo Spezia prima che il centrale si trasferisse a Lugano. “Sotto il profilo umano è una persona squisita -continua Rivas- un ragazzo che sa fare spogliatoio e sa dare sempre l’aiuto giusto al momento giusto. Personaggio imprevedibile che può mettere al servizio dei giocatori la sua esperienza”.
E come calciatore? Il Varese ha fatto un buon acquisto? “Concedimi il termine, ha la giusta ignoranza per essere un difensore centrale con gli attributi. In campo non molla mai niente, sia dal punto di vista fisico che… di pallone. Se non devi passare dove c’è lui, non passi. Non so ce mi sono spiegato?”. Ti sei spiegato ed anche molto bene caro Benito.
Ambrosetti è felice di aver portato Borghese in biancorosso, Bettinelli lo reputa ideale per il suo sistema di gioco, Rivas ce lo raccomanda. Non resta che aspettare di vederlo in campo.

Ulisse Giacomino