Una trasferta pazzesca quella dei tifosi biancorossi a Roma. Carica di emozioni, di ricordi e di speranze. Sognata e vissuta al meglio, condita di tutto, anche di serata post-partita a Trastevere e visita, il mattino seguente, da papa Francesco.

I colori biancorossi del Varese all’Olimpico di Roma non si vedevano da diversi anni, precisamente dal 1983, e c’è stato un ritorno in gran stile. Nel settore ospiti ad assistere a Lazio-Varese, infatti, sono accorsi circa 400 tifosi biancorossi che non hanno mai smesso di incitare la squadra e sono usciti dallo stadio fieri della prestazione dei giocatori nonostante il kappaò per 3-0. I biancorossi hanno regalato diversi sussulti (vedi il palo di Borghese, i dribbling di Neto, e quelle due palle messe in mezzo da Petkovic…) guadagnandosi gli applausi a fine partita. A sua volta i giocatori, a fine gara, hanno applaudito quella splendida massa biancorossa che è stata apprezzata anche dai tifosi laziali dopo che ha esposto lo striscione in ricordo di Gabriele Sandri: “Gabriele, Varese non ti dimentica”.
Un Varese che gioca così contro la Lazio non può retrocedere, questo il pensiero dei tifosi espresso da un coro chiaro e semplice, intonato a squarciagola: “Restermo, resteremo, resteremo in Serie B”.

All’entusiasmo alle stelle dell’Olimpico si è aggiunta la voglia di far festa e di stare insieme che ha contagiato tutta Trastevere. Per alcuni tifosi, infatti, il dopo partita è stato condito dalla chiassosa cena al famoso locale “La Parolaccia”, seguita da tanti brindisi nei locali dello storico quartiere romano con una passione biancorossa che ha praticamente contagiato tutti, romanisti e laziali compresi.
La trasferta non è terminata così, perché non bastava. Serviva un’altra mattinata carica di emozione che ha investito la comitiva biancorossa che ieri mattina in Piazza San Pietro ha assistito all’udienza del papa. L’immagine più bella? Quella bandiera del Varese sporta verso papa Francesco che si gira, saluta, e sembra volerla raccogliere. Un gesto che è parso come una vera e propria benedizione. Questa magia vissuta nella Città Eterna deve adesso contagiare la Città Giardino, ce n’è bisogno sabato contro la Virtus Entella.

Elisa Cascioli
(foto di Domenico Ghiotto e dei tifosi)