Gianpietro Zecchin dopo quattro stagioni passate in biancorosso può considerarsi una vera e propria bandiera del Varese. Nato a Camposampiero il 5 maggio 1983 hainiziato la sua carriera al Padova, partendo dalle giovanili e poi, dopo una lunga esperienza nell’Alto Adige, passando in prima squadra. Prima di approdare al Varese, nel 2009 campionato di Prima Divisione, ha trascorso una stagione al Grosseto e quella successiva al Padova. Come detto, da quattro anni oramai è uno dei punti di forza della squadra biancorossa.
Parliamo del Varese di oggi, in molti si chiedono perché, ultimamente, la squadra “inizi a giocare” nel secondo tempo o quando subisce gol e la partita si mette male…
«Effettivamente quest’anno ci mettiamo un po’ prima di entrare in partita. Ci è capitato molte volte di raddrizzare le partite e magari di andarle a vincere. Dobbiamo sempre carburare. Non so perché accada ciò però non dobbiamo dimenticare che in campo ci sono anche gli avversari. Ovvio che tutti noi vorremmo essere sul 3-0 dopo un quarto d’ora di gioco, ma in campo non ci siamo solo noi».
Nelle ultime tre partite (Verona, Cesena ed Empoli) il Varese ha subito 7 gol, sono tanti…
«Dobbiamo lavorare meglio in fase difensiva, ma non è facile farlo quando mancano tanti giocatori. Cambiare tante pedine in ogni partita, con magari essere costretti anche a schierare giocatori fuori ruolo tende a far perdere la sintonia».
A proposito di assenze, quanto è pesata quella di Neto Pereira nelle ultime gare?
«Neto per noi è un giocatore fondamentale e quando non c’è si sente parecchio. Chiunque scenda campo dà sempre il massimo, ma la sua presenza è difficile da sostituire. Quando è in giornata diventa quasi insuperabile e per la squadra è tutto più semplice».
Rimanendo in argomento, adesso il gruppo dovrà rinunciare a Corti e Martinetti espulsi ad Empoli, come giudichi il loro comportamento?
«Conosco Daniele (Corti ndr) ed è uno che si scalda in campo, che sente moltissimo la partita. Ha sicuramente sbagliato a protestare, ma l’arbitro non ci ha per niente favorito aiutando maggiormente gli avversari. Fischiava ogni minimo contatto rendendoci difficile giocare. In campo succedono cose che chi sta fuori non può capire. Siamo professionisti e non possiamo permetterci di sbagliare, ma ogni tanto capita anche a noi di perdere la testa».
Tu sei in un momento positivo: hai anche trovato la continuità nel gol con due reti su punizione in due partite…
«L’inizio di stagione non è stato positivo per me perché sono partito con l’influenza, poi ho avuto il guaio al flessore; invece adesso mi sento bene. Spero di fare tanti altri gol e di aiutare la squadra».
Quello imprendibile contro il Cesena è uno dei più belli della tua carriera?
«Diciamo che è uno tra i più riusciti. Ne faccio pochi, ma sono belli».
Parliamo del Sassuolo: avversario reduce da una sconfitta che ha vinto ben nove volte fuori casa…
«È una partita difficilissima contro un avversario che oltre ad aver macinato tante vittorie, è reduce da una sconfitta. Incredibilmente ha ha perso 2-0 con il Grosseto ultimo in classifica però, io ho rivisto la partita e ha creato tantissimo, non è riuscito a fare gol ma è sempre stato pericoloso. Credo sia stata semplicemente una giornata storta, gli avversari verranno qui con voglia di rivalsa perché devono vincere il campionato. È da tanti anni che ci provano e quest’anno non vogliono farsela sfuggire. Noi dobbiamo fare la nostra partita per restare in zona playoff. È difficilissima ma tutto è possibile».
Il Varese ha perso gli scontri diretti con Sassuolo, Livorno, Verona ed Empoli: cosa deve dimostrare la squadra?
«Questo è un dato di fatto e ci sarà anche un motivo, però dobbiamo girare a nostro favore questi scontri diretti. Ce la mettiamo tutta, anche a Empoli ci abbiamo provata ma non è andata come volevamo. L’importante è arrivare ai playoff, indipendentemente dagli scontri a favore o a sfavore con le avversarie».
Cosa ti aspetti da questo finale di stagione?
«Mi aspetto di rimanere dove siamo. Non molleremo proprio adesso. Personalmente invece spero di continuare a stare bene e a continuare a fare buone prestazioni. Voglio continuare ad aiutare la squadra collezionando assist e gol».
Guardando al futuro invece?
«Ho un altro anno di contratto, mi trovo bene qui e preferisco concentrarmi su questa stagione».

Elisa Cascioli