CECCO: sai una cosa, Beppe? Non so se sia stata più importante la vittoria del Varese contro il Modena o la sconfitta della Cimberio a Siena.
BEPPE: importanti sono state tutte e due, mi pare…
CECCO: era solo per stabilire da dove cominciare, non per altro… Ma anch’io sono d’accordo: importanti tutte e due.
BEPPE: non voglio fare il ganassa ma ricordi che cosa ti avevo detto l’ultima volta che ci eravamo incontrati?
CECCO: come sempre mi hai detto un sacco di cose…
BEPPE: dico a proposito della partita di Siena e dei suoi riflessi sulla Coppa Italia che comincerà in settimana. Cito testualmente: “La cosa più importante sarà, sabato prossimo, giocare una buona partita a Siena, una partita molto difficile perchè Siena è sempre Siena (a dispetto dei casini del Montepaschi), una partita che si può anche perdere (ci mancherebbe…) ma che non deve intaccare la fiducia del gruppo”.
CECCO: proprio ciò che non è successo…
BEPPE: infatti… E io sono preoccupato, perchè la Cimberio non aveva mai perso una partita in maniera così netta, anche se è vero che Siena resta, a mio parere, la squadra più forte del campionato. Alla fine sono stati 14 punti di scarto che però potevano anche essere di più. Insomma, non ci voleva proprio prima della Coppa Italia.
CECCO: tra le cose che mi avevi detto, se non ricordo male, anche il carico di attese che questa Final Eight sta generando nei tifosi e che potrebbe rivelarsi un boomerang se le cose non andranno bene…
BEPPE: così come non bisogna vendere la pelle dell’orso prima di averla in mano, allo stesso modo non bisogna fasciarsi la testa prima di averla rotta. Saranno luoghi comuni, per qualcuno anche delle banalità,  ma sono anche delle grandi verità. Ecco, io spero che la Cimberio vinca la Coppa Italia ma spero soprattutto che non esca con le ossa rotte sul piano psicologico nel caso in cui le cose, come dici tu, non andassero bene. Anche perchè, guardando il calendario, la seconda parte del campionato sarà tutta in salita.
CECCO: mi sono stupito alcuni giorni fa leggendo un’intervista a Stefano Coppa, che è un po’ il cassiere del consorzio “Varese nel cuore” che controlla la Pallacanestro Varese, ribadita anche da Cecco Vescovi: molti quattrini sono a rischio e la società potrebbe non disporre in futuro di grandi risorse… Ma il consorzio non era nato proprio per evitare i momenti di difficoltà?
BEPPE: domanda corretta. Se ho afferrato bene il problema, siamo alla conclusione del terzo anno di attività del consorzio, dunque sono in scadenza gli impegni triennali di tutti coloro che all’inizio dell’avventura si erano impegnati appunto per tre anni. Se rinnoveranno, sarà festa, in caso contrario saranno problemi. E non dimentichiamo (anche se la maggior parte dei soci sono anche e soprattutto tifosi) che c’è sempre una fortissima crisi e per qualcuno sborsare anche soltanto qualche decina di migliaia di euro può rappresentare un problema.
CECCO: speriamo bene…
BEPPE: in ogni caso, credo che a fine stagione dovremo rassegnarci a veder partire i giocatori più forti. Ricordi ciò che accadde ai Roosters dopo lo scudetto del 1999? Arrivarono le offerte miliardarie (c’erano ancora le lire) e qualcuno se ne andò, seguìto da altri dopo un anno.
CECCO: sono amareggiato. Andiamo col calcio e ho subito una domanda: secondo te Berlusconi con Balotelli sta a Rosati con Ferreira Pinto e Juan Antonio? Naturalmente parlo di effetto elettorale…
BEPPE: Berlusconi in questo momento non muove foglia se non ritiene di avere riscontri sul piano elettorale, questo è chiaro. I sondaggi gli hanno detto che l’ingaggio di Balotelli potrebbe valere mezzo milione di voti e lui ha preso Balotelli. Faccio due considerazioni: la prima è che, se è vero ciò che è stato detto, Balotelli è arrivato al Milan a prezzo di saldo, almeno rispetto a ciò che era stato pagato dal City, dunque per il Milan è stato un affare, forse anche in prospettiva futura se il giocatore funzionerà senza andare sopra le righe. La seconda considerazione riguarda il mezzo milione di persone che darebbero il voto a Berlusconi solo perchè ha preso Balotelli al Milan: ma di quali dimensioni hanno il cervello? Mah…
CECCO: non hai risposto alla mia domanda…
BEPPE: se anche Rosati ha agito sul mercato a scopi elettorali? Mah, non saprei, in fondo ha pure ceduto Grillo e Nadarevic, anche se due dei quattro o cinque nuovi arrivati sono di grande qualità (parlo di Ferreira Pinto e di Juan Antonio, appunto, senza nulla togliere a Scapuzzi, Franco e Marino). No, non credo che Rosati abbia fatto un calcolo preciso. Piuttosto ho notato come la città sia invasa dai suoi manifesti elettorali e gli ricordo che il troppo stroppia, come dice qualcuno…
CECCO: ho saputo che sabato scorso, prima della partita con il Modena, Rosati ha fatto campagna elettorale con gli steward, indicando loro come dovranno votare…
BEPPE: sarebbe stato molto più elegante inviare loro un bigliettino invitandoli a votarlo. Ma ognuno agisce come crede. Alla fine verranno tirate le somme e si vedrà se l’idea di candidarsi sarà stata felice oppure no.
CECCO: hai parlato di Grillo: che mi dici?
BEPPE: che per me a Siena giocherà pochissimo (gli auguro naturalmente di giocare moltissimo) ma che lo capisco: la serie A per chiunque giochi a calcio a certi livelli è un traguardo straordinario, è giusto che colgano l’occasione se questa si presenta.
CECCO: che mi dici…
BEPPE: stop! Non ti dico più niente perchè il tempo è scaduto. E poi ci rivediamo dopo la Coppa Italia di Assago e dopo la trasferta del Varese a Bari. Dunque prestissimo.
CECCO: alla prossima, allora?
BEPPE: è naturale, alla prossima!

Cecco&Beppe