Era una gara senza obiettivi rilevanti quella che stasera ha visto protagoniste Varese e Venezia che hanno dato vita ad un match “zero” in vista dei prossimi playoff che vedrà proprio le due compagini contendersi il passaggio alle semifinali nell’imminente postseason.
Stavolta, come in occasione dell’andata, l’ha spuntata l’Umana con il risultato di 76-71. Sconfitta indolore dunque per coach Vitucci (che ha ricevuto l’ovazione dal “suo” Taliercio”) che, tra l’altro, ha avuto modo di far rifiatare i titolari ottenendo anche risposte buone da coloro che nel corso dell’anno hanno avuto meno occasioni per mettersi in mostra come, ad esempio, Erik Rush.
Per Venezia rimane il vanto di aver battuto per due volte in regular season la capolista (la sola ad esserci riuscita), mentre per Varese l’amarezza di non aver superato quel record di vittorie eguagliato in occasione della scorsa gara con Pesaro, anche se nei playoff i biancorossi avranno modo di “vendicarsi” con gli interessi.
Parte bene la Cimberio Varese che conquista la palla a due con il solito Dunston e timbra i primi 2 punti con Adrian Banks; lesto a rispondere è l’ex di turno Diawara con una delle schiacciate da urlo che lo scorso anno riscaldavano il PalaWhirlpool. Ivanov si mangia un canestro facile facile e allora sono i padroni di casa a riacciuffare gli ospiti sul 7 pari grazie a Clark. A siglare il nuovo vantaggio è il neoentrato Rush con una tripla precisa che scalda la cinquantina di tifosi biancorossi presenti al “Taliercio”. Al nuovo vantaggio di Venezia (16-14) timbrato da Zoroski, coach Vitucci butta nella mischia De Nicolao e Polonara ma le cose non cambiano con i veneziani che allungano e chiudono in avanti il primo quarto sul 21-17.
Il copione non cambia nemmeno nel secondo quarto con l’Umana che trova punti facili con Hubalek e la tripla di Szewczyk a fronte di una Cimberio pericolosa solo con Erik Rush; Ivanov sblocca il risultato dopo due minuti di noia assoluta dando il via al recupero biancorosso con Ere, Talts e Polonara che porta gli ospiti dal -9 al -1 (33-32). La bomba e i liberi di Banks trascinano i biancorossi in vantaggio sul 39-37 a metà gara.
Dopo la tripla di Szewczyk in apertura di terzo periodo, Varese ricomincia a macinare punti con Talts e Dunston tentando il primo allungo della gara, anche se Venezia non concede nulla e con Clark riesce a stare incollata alla capolista. Allora sale in cattedra Mike Green che, in dolce compagnia del capitano Ebi Ere, tiene a debita distanza un’agguerrita Umana che chiude in svantaggio all’ultima pausa sul 57-60.
E’ Rush il protagonista dell’ultimo atto della gara: il numero 7 svedese con 5 punti di fila manda in tilt Venezia che nel frattempo si carica di falli perdendo pedine importanti (Szewczyk); un antisportivo di Polonara dà la possibilità ai padroni di casa di recuperare e lo fanno con i liberi di Diawara che valgono il momentaneo -1. A poco più di un minuto e mezzo dalla sirena Clark regala il vantaggio ai suoi con 5 punti di fila che Varese non riesce più a recuperare.

Umana Venezia-Cimberio Varese: 76-71 (21-17; 37-39; 57-60)
UMANA VENEZIA: Clark 25, Bulleri 2, Diawara 8, Marconato 2, Zoroski 11, Szewczyk 9, Young 9, Bowers 1, Rosselli 4, Magro 3, Hubalek 2, Candussi. Coach: Mazzon.
CIMBERIO VARESE: Banks 7, Rush 13, Talts 6, De Nicolao, Green 13, Balanzoni, Bertoglio, Cerella, Ere 14, Polonara 2, Dunston 13, Ivanov 3. Coach: Vitucci.

Marco Gandini