Pur in un parterre strapieno come quello di Cimberio-Roma un personaggio come Tony Cappellari (nella foto Guariglia) non può passare inosservato sfuggendo al nostro pick and rool. Lo storico general manager di Milano, protagonista anche a Varese dal 92 al 96, anni in cui sul tabellone del palazzetto di Masnago venivano scritti per la prima volta i nomi di Andrea Meneghin e Gianmarco Pozzecco, Cappellari è oggi un grande estimatore del fenomeno Varese società e squadra e del suo coach Frank Vitucci che nella delicata gara con Roma ha entusiasmato tifosi e addetti ai lavori.
“Se da una parte era lecito aspettarsi qualcosa in più da Roma dall’altra abbiamo avuto la conferma della qualità di Varese che nell’occasione ha superato se stessa contro un’ottima squadra anch’essa nei quartieri alti della classifica che dimostra di aver sopperito con ottime scelte al ridimensionamento del budget e dell’organico rispetto al recente passato”.
Al pari di Varese e Roma si esalta il rendimento di Sassari. Tutto svanisce quando squadre come Siena e Milano mettono sul piatto organico e fisicità. Come finirà?

“E’ un dato di fatto che Milano con 12 giocatori 12 ha un organico doppio rispetto a tutte le altre contendenti al titolo, Siena compresa. Varese ha una panchina molto giovane e Sassari ha già dimostrato in più occasioni di essere limitata nei cambi. Roma sta un po’ meglio e Siena senza l’impegno in Europa potrà recuperare le forze necessarie per affrontare play off, non dimentichiamolo, al meglio delle 7 partite. Finirà che avrà la meglio chi avrà più giocatori e forze da spendere”.
Frank Vitucci può vantare un busto che lo raffigura nel Palasport di Avellino. Ora rischia di averne uno anche a Varese…

“Vitucci è senz’altro uno degli allenatori giovani più in vista. Dopo un anno zeppo di vicissitudini a Treviso è stato capace di voltar pagine facendo molto bene ad Avellino e sta facendo ancor meglio qui a Varese”.
Conoscendo bene il Vescovi giocatore se lo aspettava dirigente e presidente a questi livelli?

“Sicuramente si. Il Vescovi giocatore era un ottimo atleta, corretto e silenzioso, più portato a fare che a dire. Caratteristiche che ha mantenuto da dirigente con risultati sotto gli occhi di tutti”.
Insieme alla gioia di rivedere una squadra a questi livelli nei tifosi varesini cresce anche la preoccupazione di poter perdere pezzi importanti di questa Cimberio che certamente saranno tentati da offerte più allettanti rispetto agli attuali contratti annuali e non solo che può offrire Varese.

“Io penso che i tifosi varesini devono godersi quanto sta facendo la loro squadra e apprezzare il lavoro dello staff del presidente Vescovi, Gioffrè in testa. Sono certo che se qualcuno andrà via altrettanti buoni giocatori arriveranno”.
Per il suo passato non sarà insensibile al mistero Milano.

“La situazione di Milano è complessa e difficile. Le aspettative erano enormi e ad oggi deludenti su tutta linea. Gli resta il campionato e la consapevolezza che se giocano come hanno fatto a Sassari non ce n’è per nessuno”.
L’attuale campionato sta dando indicazioni positive in ottica nazionale?

“Direi proprio di si. Giocatori giovani buoni che stanno giocando ce ne sono. Per dirne tre visti qui a Varese Polonara e De Nicolao con Datome che ormai è un cardine della nazionale.  Insomma penso proprio che le buone notizie per Pianigiani non mancano”.
Buone notizie alle quali il nostro CT potrà ora dedicarsi a tempo pieno.

“L’idea di Petrucci presidente del CONI era di avere un CT a tempo pieno. Un volere che ha sottolineato con forza al suo ritorno in FIP e che ora è realtà. Personalmente sono d’accordo con Petrucci, spero che Pianigiani venga confermato e che vada in giro per l’Italia in cerca di nuovi talenti”.

RB