Lo scorso campionato di volley femminile è stato a dir poco tribolato: iscritte in 12, le società che di fatto hanno portato a termine il torneo sono state 10, ma in realtà avrebbero potuto e forse dovuto essere anche meno. Fallimenti (Crema e Modena) e ritardi nei pagamenti delle atlete (Chieri, Giaveno, Urbino) sono stati all’ordine del giorno. Forti della sgradevole esperienza, per tutelarsi le giocatrici di pallavolo hanno così formato l’Associazione Sindacale Italiana “DIFESA VOLLEY” di cui ieri a Bologna si è tenuto il primo consiglio sotto la guida del presidente dell’Associazione, l’avvocato Filippo Giampaolo, e delle pallavoliste Paola Croce, Nicoletta Luciani, Elisa Togut, Paola Paggi.
All’unisono sono stati individuati i primi 8 punti da portare in discussione con Federazione e Lega Volley Femminile, di sotto elencati:
1) Più controlli sui pagamenti alle atlete/tesserati; verifiche da parte della Lega all’inizio dei mesi di dicembre, febbraio ed aprile.
2) Mercato libero delle atlete/tesserati tutto l’anno solo in caso di morosità nei pagamenti. Decorsi due mensilità di mancati pagamenti i contratti con le squadre potranno essere dichiarati risolti. In tale circostanza le atlete/tesserati potranno stipulare altri contratti. Fermi i tempi usuali di mercato per le altre circostanze.
3) In caso di morosità nei pagamenti per due mensilità, ed in attesa di individuare altre squadre, le atlete ed i tesserati potranno interrompere le proprie prestazioni.
4) Nessun limite per le OVER nelle squadre. La loro esperienza e la loro popolarità è infatti di aiuto per mantenere alto l’interesse degli spettatori verso la pallavolo.
5) Utilizzo delle fideiussioni rilasciate dalle squadre al momento dell’iscrizione, sino alla concorrenza dell’80% delle stesse, a copertura, in via primaria, delle morosità nei confronti delle atlete/tesserati.
6) Istituzione e regolamentazione di un fondo di solidarietà a favore delle atlete/tesserati che nel corso della stagione sportiva non abbiano raggiunto un minimo di pagamenti dalle rispettive squadre. Integrazione di quanto ricevuto sino alla concorrenza di Euro 20.000,00 per le atlete/tesserati di serie A; integrazione sino alla concorrenza di Euro 10.000,00 per le atlete/tesserati di serie B. Detto fondo andrà alimentato da una quota parte dei diritti televisivi; quota parte dei compensi ricevuti dagli sponsor e quota parte dei versamenti da parte delle società al momento dell’iscrizione.
7) Riconoscimento di un sussidio di solidarietà di euro 500,00 mensili a favore delle atlete tesserate in stato di gravidanza sino alla nascita del bambino. Obbligo per le squadre di organizzare almeno tre eventi nel corso della stagione presso le scuole delle città di appartenenza, con il fine di incentivare l’interesse per la pallavolo da parte di un nuovo pubblico e conseguentemente da parte di nuovi sponsor.

L.P.