La Sestese ha appena spento 100 candeline. Il centenario della società è stato celebrato domenica scorsa, iniziando dal campo con la vittoria della squadra di Dossena, e proseguendo con una festa che ha riscosso un enorme successo: “La società esiste da 100 anni e io ne faccio parte da 30 – ci racconta il presidente Alberto Brovelli  -. Nel primo decennio ho assunto diversi ruoli come quello di direttore sportivo, poi 20 anni fa ho assunto la carica di presidente che non ho più abbandonato”.
Come sono stati questi cento anni?
“La società si è tolta belle soddisfazioni e personalmente anche io. Devo dire che mi ha dato molto, compreso qualche grattacapo che mi ha fatto trascurare famiglia e figli. In questi anni ho conosciuto persone fantastiche e i dirigenti sono al mio fianco da tre lustri. Ho 66 anni e forse è ora che qualcuno si faccia vivo per raccogliere l’eredità. Serve qualcuno che dedichi tempo, impegno e denaro. In un momento di difficoltà economico mi rendo conto che non è semplice. È quasi il momento di andare in pensione e dedicarmi ai nipoti. Da quando avevo 18 lavoro nel mondo dell’edilizia come consulente, e mio figlio ha seguito le impronte rimanendo nell’ambiente come architetto”.
Tornando alla storia della società, quale è stato il più grande risultato ottenuto?
“Direi la vittoria del campionato di Eccellenza nel 2007-2008 e, due anni dopo nel campionato Interregionale, i playoff per accedere alla C2”.
La vittoria più bella?
“Non ce n’è una più bella di altre. Quando si vince sono sempre contento, anche quando i successi li ottengono i pulcini. Sicuramente una partita rimasta nella storia è stata quella ai playoff lo scorso anno in casa contro la SolbiaSommese. Poi purtroppo siamo usciti alla fase nazionale”.
Dici Sestese, dici Dossena. C’è un legame molto forte tra società, squadra e mister…
“E’ verissimo. Io tendenzialmente sono contrario a cambiare mister. Dossena è arrivato 12 anni fa quando era un giovane allenatore, poi le strade si sono divise e adesso è il quarto anno che è con noi. Per come la vedo io potrebbe rimanere per sempre perché è un ottima persona fuori dal campo e un’ottima guida in campo. Anche per Dossena la Sestese ha il suo significato: qui può lavorare senza stress e incombenze in caso di non vittorie, cosa che in altre società non c’è. Forse proprio questa serenità è la nostra forza”.
Sestese non è solo prima squadra…
“Abbiamo un settore giovanile composta da 13 squadre e con un totale di circa 300 ragazzi. La Juniores disputa il campionato Regionale, così come le due formazioni di Allievi e Giovanissimi. È il massimo livello per una squadra dilettantistica. Queste categorie le abbiamo ottenute sul campo vincendo i vari campionati provinciali. Il merito va al responsabile Dario Bello e a tutto lo staff. Giorgio Tomasin invece si occupa della gestione dei più piccoli: abbiamo due squadre Esordienti, quattro formazioni Pulcini e 30 bambini della Scuola Calcio”.
Una grande famiglia insomma. Obbiettivi stagionali?
“Migliorarci sempre, ridurre i costi e ringiovanire la squadra. A livello di risultati sono tre anni che andiamo vicini alla D. Quest’anno ci sono formazioni più attrezzate come Oltrepo, Legnano, Trezzano, Verbano e Vigevano; noi ci riproveremo”.

Elisa Cascioli