Se per far nascere un bambino occorrono nove mesi, per credere ad un sogno, quando sembrava tutto perso, ne bastano sette. Sono infatti stati i 220 giorni che la coppia Maran e Maraner nello scorso campionato ci hanno dato per inseguire un sogno che sembrava perso.
Cristian cosa ricordi di quella sera con la Sampdoria?
“Ricordo la meticolosa preparazione alla gara da parte della tifoseria, l’ emozione dei calciatori insieme alla loro determinazione di portare a casa il sogno. Pertanto mi fa terribilmente arrabbiare quando qualche cassandra ancora oggi continua a dire che non volevamo salire in serie A. Francamente mi piacerebbe raccontare la disperazione sportiva del dopo partita, ma il calcio è fatto così, forse è anche bello per questo”.
Come ti sei trovato a Varese?
“Purtroppo ci sono rimasto poco. Mi sono trovato benissimo, ho incontrato gente meravigliosa e tifosi molto legati alla squadra e alla società. Ho anche avuto opportunità di allacciare nuove amicizie e spesso vengo ancora nella bellissima Città Giardino. Vorrei aggiungere che all’ombra del Sacro Monte si respira una strana alchimia”.
Cosa ti manca di Varese?
“Tante cose. La spontaneità della tifoseria, la familiarità dei rapporti, le partite organizzate da Papini al giovedì sera che erano un importante momento di aggregazione. A proposito, devo complimentarmi con il Papo che, nonostante l’età anagrafica, ha ancora una eccellente preparazione fisica- atletica e una grande tecnica con la palla”.
Il nostro uomo di lago capitan Sisso, grande team manager e calciatore.
“Certamente a lui si devono tantissime cose. È l’ uomo delle soluzioni facili: qualsiasi problema avesse il gruppo Papini lo risolveva sempre con la massima disponibilità”.
Cosa dici dei nuovi acquisti?
“La società come sempre si è mossa bene accontentando mister Castori. Sono arrivati Scapuzzi, giovane di talento, Ferreira Pinto, Franco, Juan Antonio e Marino, calciatori di indubbia classe che saranno un valore aggiunto”.
Sono però andati via Nadarevic e Grillo.
“Questo, vedi, dimostra la serietà della società. Non si possono tenere legati calciatori quando questi hanno offerte da squadre di serie A. Vedrete che i nuovi non faranno rimpiangere sia Grillo che Nadarevic”.
C’è un’importante gara contro la Juve Stabia. Cosa ne pensi?
“In serie B ogni partita è fa storia a sé. Non esistono partite facili o difficili. Quello che posso dire che i biancorossi da tradizione si esaltano quando ci sono le sfide impossibili. Sicuramente con la Juve Stabia assisteremo ad una grande partita; sono fiducioso”.

                                                                                                                                                    Claudio Ferretti