Le ultime prestazioni del Varese hanno poco convinto i tifosi che hanno palesato il loro malumore chiamando a rapporto sotto la curva la squadra biancorossa al “Cabassi” subito dopo la sconfitta di misura contro il Carpi. Pavoletti, Momenté, Corti and Co. si sono recati sotto il settore ospiti e hanno avuto un confronto. C’è chi critica l’operato della società, e chi invece lo sostiene.
Cosa si sono detti Curva e squadra? “C’è stato uno scambio di opinioni – ci dice Gianluca Piddu a nome della Curva Nord -, ma non ci va di dire cosa ci siamo detti di preciso perché deve restare tra di noi. Siamo una grande famiglia e siamo dalla loro parte, non smetteremo di incitare la squadra. Non diamo la colpa a nessuno, diciamo che è il momento di reagire, di parlare di meno e di metterci più impegno. Abbassare la testa e lavorare. Noi siamo disposti a scendere in campo con loro e vorremmo che tutti incitassero e marciassero insieme. Gli ultimi risultati non ci hanno soddisfatti, ma soprattutto siamo amareggiati dalle prestazioni. La squadra ha bisogno di una mano e chi le sta intorno deve dargliela. Il discorso si può allargare a tutti: tifosi, città, giornali”. Sul cambio di panchina, Piddu aggiunge: “Siamo un po’ delusi. Si è capito che il male non era Sottili. Adesso, come ti ho giá detto, servono meno parole e più impegno”.
Livio Saccani, presidente del Club Passione Biancorossa, era presente sugli spalti del “Cabassi”: “E’ sembrato di rivivere quello che era successo a Parma. I giocatori ci hanno detto che hanno dato il massimo però,  dagli spalti non sembra proprio – dice -, la squadra non ha un gioco e il cambio di allenatore stenta a dare i suoi frutti. Quando hanno smesso di parlare noi abbiamo ascoltato e non abbiamo detto nulla. Noi del club “Passione Biancorossa” andiamo sempre allo stadio, e continueremo ad andare sempre, assieme al presidente Laurenza che è davvero una persona a modo. Crediamo in lui e nel suo operato”.
Anche Luca di Ispra Alcoolica dice la sua: “I giocatori hanno ribadito di mettercela tutta e di metterci sempre il cuore, purtroppo il gioco e i risultati stentano ad arrivare, ma con l’unità di intenti tra tifosi e giocatori insieme si potrà superare questo momento difficile. Speriamo in un cambio di rotta, ma è ovvio che col cambio di allenatore e di modulo c’è sicuramente ancora qualcosa da assimilare“.
Ivano Barili, abbonato della Tribuna analizza tutto il percorso della squadra: “In molti ce l’hanno con la dirigenza che ha dimostrato di essere intervenuta con il cambio di allenatore. In estate sono arrivati dei giocatori che magari hanno deluso, ma gennaio è dietro l’angolo e soprattutto il campionato è ancora tutto da giocare. Noi siamo una realtà che si deve salvare e al momento siamo a -2 dalla zona playoff.  E’ vero, ultimamente non ci sono state prestazioni esaltanti, ma la piazza non deve pretendere una squadra ammazzacampionato perché non lo siamo. Ridimensioniamoci. Qualcuno ha rimproverato a Gautieri di aver vinto di fortuna contro il Cittadella, ma allora a Carpi abbiamo perso di ‘sfiga’ visto che l’incrocio dei pali l’abbiamo colpito noi con Lazaar”.
La squadra biancorossa vuole smorzare i toni: “Non c’è niente da dire sul confronto che c’è stato tra noi e i nostri tifosi – dice Daniele Corti a nome di tutti -. Niente da rendere pubblico e da fare uscire suoi giornali. Abbiamo avuto un confronto, ma non è stato un chiarimento semplicemente perché non c’è nulla da chiarire. Abbiamo parlato semplicemente per fare gruppo e per sentirci ancora più uniti. Abbiamo bisogno del loro sostegno e di quello di tutti sia nei momenti belli che in quelli più difficili”. 

Elisa Cascioli
Luca Mastrorilli